Il pennello (in senso stretto) è uno strumento troppo riduttivo.
Per assecondare la mia mano (ma anche le mie braccia, dato che il movimento di esse è talmente ampio quasi da arare la tela) nella creazione dei miei 'SEGNI', costruisco da me propri attrezzi Speciali.
Faccio della GESTUALITA' il SENSO ULTIMO della mia pittura
Mi considero un artista multiforme e non ho mai esitato a definirmi pittore. Assorbo la passione per l’informale e oggi, forte di questa ‘frequentazione’, faccio si che la mostra sia antologica, ma che insista soprattutto sulla produzione ultima. Essa e’ frutto di attente osservazioni e riflessioni, e vuole stigmatizzare il mio punto di arrivo, raccontando il mio appassionato viaggio di ricerca e di crescita. Ho iniziato a dipingere da giovanissimo, mosso da un personale impulso naturale, che mi suggerisce il colore e il segno. Per questa mia dote innata mi sento un privilegiato e, per non aver seguito corsi regolari di tecnica pittorica o Scuole d’arte, mi posso definire un autodidatta. Ho sicuramente guardato i maestri ma - e qui c’è da puntualizzare la mia originale caratteristica – “non mi sono fatto la mano” imitando o copiando. Da subito ho mostrato il mio carattere, individuando con certezza i mie soggetti e i mie segni. Proprio per queste peculiarità, le mie opere sono sempre state immediatamente identificabili, pur nelle continue rielaborazioni e trasformazioni dei segni e delle cromie. Prediligo l’Informale gestuale (action painting) e l’Informale materico , anche se non disdegno di cimentarmi nello Spazialismo e nella Pittura segnica informale . Questa alternanza, anche se minima, non è indice di incertezza: ma c’è la volontà superiore di raccontare percorsi dell’anima e della mente senza filtro. Sentimenti e pensieri si impongono, comunque, potenti , nelle mie rappresentazioni. Nei quadri emergono così, con il colore di volta in volta predominante in modo astratto, ‘svettanti figure’, e di seguito le affettività, le passioni, le riflessioni, in cui l’uomo si riconosce e che io esprimo. Ritengo che la mia produzione sia immediatamente accattivante per l’esplosione del colore o per la sfumata opalescenza dello stesso, per l’armonia delle proporzioni, per la profondità, per la prospettiva - che dilata lo spazio e allunga l’aspettativa di visibilità - per i chiaroscuri sezionati geometricamente. I mie lavori sono del tutto coinvolgenti per la comunicazione intrinseca. Considerate nel tempo, le mie opere confermano la presenza di tanto amore per la vita e per la natura, e urgenza di proteggere i propri affetti nel nido costruito con cura, in luogo sicuro. Comunicano altresì l’impegno nel valorizzare le proprie capacità, superando insicurezze e timidezze, in funzione di una continua crescita umana. La natura è considerata con rispetto e, quando è trasformata dall’uomo, non è mai oltraggiata o dominata: ciascuno è al proprio posto e l’uno non opprime l’altra in un complice equilibrio. Mi preme insistere, infine, ancora sul fatto che la mia pittura si contrassegna nel tempo per alterni colori prevalenti: ciò, che sta a significare , e’ la carica emotiva riferibile a quel momento artistico, nel contempo e’ la lettura della tela.
Lorenzo Vicino
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