Nel mondo dell'arte esiste una politica sottile, e arrogante. A volte egoista, molte altre nepotista. Un mondo fatto di ladri di idee e pretenziosi saccenti. Troppo spesso improvvisati insegnanti. Sempre più galleristi fiscalisti.
L'arte vera, di chi ha qualcosa da dire, rimaneva relegata a chi non aveva tali atteggiamenti. I fondi, però, con cui potersi promuovere, arrivavano principalmente a chi aveva le capacità politiche di richiederli, obbligando buna parte dell'arte a non essere più tale, ma divenire politica e mercato, senza più avere nulla a che vedere con il concetto stesso di creatività o creazione. Nessun messaggio. Solo costoso edonismo.
Sorpresa: non ci sono più fondi per la cultura! Ogni anno si deve usare il 20% delle risorse utilizzate l'anno prima.
Risultato: nessun fondo possibile a chi prima aveva le capacità politiche per richiederle.
Mondo della 'cultura' in crisi, ovviamente.
Eppure...: sempre più enti stanno riscoprendo tutte quelle proposte artistiche che si sono sempre arrangiate, lontane da egocentrismi o arroganze artistiche. La maggiorparte di queste riscoperte hanno capacità esecutive al di sopra dei precedenti 'artisti', poichè si sono sempre mosse nel più basilare concetto che lega la creazione e la creatività: ciò che si ha da dire e che non si può dire in nessun'altra maniera se non con colori, note, movenze, parole, scritti e tutto ciò che rende l'espressione Arte vera.
In tutt'Italia si stanno formando gruppi composti da questo tipo di artisti, in ogni disciplina artistica; scevri da arroganze politiche ed estremamente potenti a livello esecutivo e comunicativo. Molti cominciano a collaborare insieme, unendo le diverse discipline artistiche e le sinergie creative, con uno scambio di idee e concetti che sta amplificando le capacità di ognuno, e quindi dei gruppi stessi.
E' qualcosa di veramente similie a quel che accadde nel rinascimento, anche se per ora solo agli albori: più attenzione alla qualità e all'idea, ai concetti, e più meritocrazia, infine.
Non c'è più spazio per nepotismi o politiche malsane, nè tantomeno per saccenti o edonisti. C'è spazio solo per chi ha qualcosa di concreto da dire, involontariamente già specchio del tempo che vive, e che sa come esprimerlo.
Un Nuovo Rinascimento, finalmente.
ARTISTI
Alessandro Passerini, Monica Seksich, Sabort, Andrea Amaducci, Massimo Volponi, Vladimiro Lilla, Federica Costa, Symbolon, Mario Mariano, Jessica Montebello, Silvia Compagnoni, Massimo Volponi, Francesco Scapolatempore, Mirko Dadich.
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inaugurazione domenica 10 aprile ore 17.30
per informazioni:
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www.premiocascella.it
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