Bisogna per un attimo tornare indietro alle origini di questo castello che dista circa trenta km da Torino, dal quale fu anche la sede della splendida scuola di Rivara di pittori paesaggisti, che si incontravano d'estate per dipingere "en plein air" circa intorno 1860, che rilascio' artisti del calibro come Federico Pastori con il suo dipinto "Incamminiamoci". In un contesto come questo non solo di storia artistica, ma un voluto e sentito anche riscatto di questo castello, che invece di rimanere racchiuso nella bellezza corale della natura, oppure della pregevole biblioteca, conta di oltre diecimila volumi, e' nato nel tempo proprio invece la capacita' di dare nuova linfa vitale al luogo facendolo divenire luogo per eccelenza di accurate mostre collettive e personali di spessore.
Certamente come si potra' constatare personalmente dalla mostra "Su Nero nero (Over Black black)" vi sono difatti sia artisti nazionali, sia artisti internazionali, accumunati dal colore nero dai medium piu' disparati e diversi, cercando di interagire attorno al titolo preposto per la mostra che si inaugurera' proprio nei primi dieci anni dalla caduta delle due torri gemelle di New York.
Sono stati anni questi di transizione mondiale, di indugi, di vittorie, di cupi silenzi di attesa come i giorni successivi dopo l'implosione delle Twin Towers, Dove si avvertiva quasi la paura di un'ipotetica Terza Guerra Mondiale.
Artisti che sono non sono stati chiamati a portare opere proprio per il tema trattato dalla mostra, ma che invece con minuzia sono stati cercati dai vari curatori ed il complesso ed e' avvicente.
Vi consiglierei pero' di prontamente andare a vedere la sezione video ed in modo paricolare il video-animazione dal titolo "Inesticabilmente"(1.03 m.) di Luca Matti e costatarne l'unicita'. Forza costruttiva, bravura descrittiva, in una sublime capacita' di mostrare un uomo, il suo Uomo di Luca Matti (dal quale si originano poi tutti suoi lavori: disegni, dipinti, progetti). Un tratto disegnativo quasi quasi che per certi aspetti puo' richiamare "La Linea" di Osvaldo Cavandoli, ma il Luca Matti, non c'e' mai provocazione, ma vi e' invece perfezione, rigore e creazione nel volgersi.
Se si guarda poi udendo anche la musica del video, questa quasi allontana dal punto focale dell'annullamento, annientamento di questo uomo che quasi diparte giocando un filo nero che diviene sempre piu' corposo, travolgendolo e facendolo in esso..proprio "Su Nero nero"...Ma appunto la musica in questo caso aiuta a farci capire che questo "Inestricabilmente" dell'Umo di Luca Matti e' soltanto un momento, un periodo medio di smarrimento, ma poi il futuro con esso si presenta, si affaccia.
Davvero un video riuscito: capace proprio a farci tornare indietro in quegli anni dalla tragedia dell'11 di settembre 2011.
Una mostra collettiva importante, scelta, che certamente non soltanto portera' dialogo multimediale, ma che genera' momenti di riflessione e che poi nell'ambito dello splendido autunno, spingera' realmente ad addentrarci nel castello di Rivara scorgendone non solo il passato, ma proprio il passato recente, che si e' compiuto in un fosco giorno di settembre dieci anni or sono a New York.
Commenti 0
Inserisci commento