Perpetuum Mobile
Mostre, Germania, Berlin, 27 May 2011
Una mostra personale carica di significato dal titolo "Perpetuum Mobile" e' quella che si appresta a fare il mirabile, superlativo artista a Berlino presso il centro artistico XLAB(Skalitzer strass,67) dal 27 maggio al 01 luglio 2011. Dove si avra' modo di scorgere inanittutto ben 23 recenti suoi disegni e 5 opere pittoriche.(www.xlaboratory.org)
La bellezza, unicita' di questa mostra pero' si pone su di un altro piano ottico ovvero: Andrea Chiesei e' sempre stato un'artista meticoloso, che ha scelto propriamente dove esporrere, in quali gallerie e cosa presentare. Invece per questa mostra personale berline sembra quasi volersi lasciare alle spalle l'estro, le sue inconfondibili capacita' ed essere quasi ritornare ad essere artista allo sbaraglio. Ecco perche' ha voluto esporrere presso questo frugale, ma rappresentativo centro nel quartiere di Kreuzberg (quartiere di emarginazione: di immigrati per lo piu' turchi, punk ed artisti). E soprattutto apprezzabile e lodevole che l'artista Andrea Chiesi si e' voluto soffermare sulla marginalita' di un luogo cosi' qusi ai fini dell'essere, ecco poi calzante il nome della mostra Perpetuum Mobile, inquanto lo spazio descritto e vissuto ed incredibilmente all'imite persino della periferia, risulta quasi acido allo sguardo, eppure in questo contesto cosi' pesante, c'e' vita, volonta' di riscatto, volonta' di starci.
Tutto questo stato di cose poi lo si denota abilmente nei disegni di Andra Chiesi, che per una volta lasciatemolo dire sembrano appunto piu' di carattere terreno, frugale, si sente lo spessore del tratto dell'inchiostro sul foglio, si sente la pesantezza della cosa rappresentata. Se qualcuno cerchera' di obiettare questa mostra, si potra' certo allora immettere nei restanti 5 dipinti che sugellano l'atmosfera e l'immutabile bravura di Andrea Chiesi.
Sono fiera dell'apertura mentale di questo artista modenese, che negli anni si e' fatto da se' strada, ma che ancora sa riconoscere il valore, l'importanza di mettersi in gioco.

Dott.ssa Valeria s.Lombardi

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