Presentazione domenica 20, ore 17, a cura di Paolo Capelletti e Fabrizio Migliorati.
Generandosi.
Qualche nota sui lavori di Iva Recchia
Sul limitare d’una soglia appare un volto. Sorge da uno sfondo indistinto, senza
connotazione. Un mare bianco, immacolato che si dice in quanto tale. Immediatamente, il
meccanismo riconoscitivo si installa nei binari della rappresentazione, come se da questa
necessità non si potesse prescindere. Insorgono, con quel bisogno, sia la sua
predominanza che l’impossibilità di dirsene completamente soddisfatti. Tentare di
oltrepassare quel senso di mancamento, tuttavia, non può che comportare
immediatamente un ritorno insistito a guardare.
Occhi, due occhi: una coppia. Il volto compare nel momento stesso in cui lo sguardo si
riconosce come tale e come tale si fa riconoscere.
Uno sguardo che invita, che richiede una forma comunicativa silente ma che rimane ad
uno stadio germinale, senza osare. Fissare questo sguardo aiuta a raccapezzarsi un po’ in
queste macchie poco familiari, ed esso assurge quasi ad essere il focus della nostra
sensazione e, di riflesso sensibile, del quadro stesso.
Paolo Capelletti e Fabrizio Migliorati
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