presso la galleria20 di Corso Casale, 85 a Torino si inaugurerà il 7 marzo 2015 alle ore 17,00
la collettiva di: Lidia Acquaviva , Adriana Baldassi , Antonella Bartolone , Adriana Caffaro Rore , Paola Calcatelli ,
Mirella Caruso , Anna Cervellera , Carla Ciafardoni , Isabella Corcelli , Fiorella Corte, Cristina Crestani ,
Gianna Dalla Pia Casa, Silvana D'Urso , Elisa Fuksa Anselme, Erminia Gebbia, Evelina Gibaldi,
Maria Halip, Angela Ippolito, Clara Luminoso, Francesca Lupo, Clara Mastrangelo, Marianna Merler,
Dina Montesu, Gabriella Montini, Marina Monzeglio, Anna Maria Moretto, Sarka Mrazova Cagliero,
Franca Musso Binello, Sandra Naggar, Ester Pairona, Lodovica Paschetta, Gisella Penna, Carla Perona,
Angela Policastro, Venere Rizzo, Anna Rota Milani, Egle Scroppo, Carla Silvi, Antida Tammaro,
Carlotta Tararbra, Maria Ventura, Rosanna Vottero Viutrella, Wally Waser, Chiara Ziganto, Alessia Zolfo.
periodo espositivo dal 7 al 21 marzo 2015 dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19.
Il 7 marzo alle ore 17 si inaugurerà presso la galleria20 di Torino in corso Casale, 85, un appuntamento artistico
declinato al femminile: è un viaggio simbolico che socchiude lo spazio interiore di un immaginario variegato.
Non si tratta di un mondo separato ma di un dinamico percorso collettivo delle donne, animato da una tensione
ideale alla ricerca di una convivenza serena nei confronti “dell' altra metà del cielo”, desiderio per ora attraversato
in molti luoghi da lancinanti conflittualità.
La mostra si presenterà aperta a diverse interpretazioni comprendendo sia direzioni di problematica sociale sia
affacciando pensieri e riflessioni di vita quotidiana e narrazioni personali.
La vita è intessuta nelle opere esposte che ne riflettono sentimenti, ricordi, incubi,fantasie,interessi, progetti e sogni.
Si dipanano le tracce attuali di una lunga storia.
Dagli studi emerge che le donne hanno sempre avuto a che fare con l'arte e con la sua aura immaginifica, ma fino al
sedicesimo secolo dopo Cristo la loro presenza viene quasi del tutto ignorata. Oggi c'è una presa d'atto che la donna
non è soltanto oggetto della rappresentazione artistica ma è diventata soggetto di elaborazione creativa; ella non è
unicamente come l'uomo la vede o la vorrebbe ed è pertanto consapevole di non essere una proiezione del pensiero
maschile ma di costruire come testimone la propria realtà vissuta.
Giovanna Arancio
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LUCIA GHIRARDI
Lino
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