Il progetto espositivo (circa trenta opere complessivamente) si propone di individuare ed evidenziare alcune linee di continuità, ideative e operative, tra la poetica del maestro italiano - nata ormai più di 50 anni fa, e in continua evoluzione nelle opere recenti - e quella dell’artista brasiliano, che solo nel 2006 ha ripreso a dipingere (dopo aver rinunciato all’attività artistica per circa diciotto anni), maturando una propria inconfondibile cifra stilistica, rigorosa e insieme drammaticamente espressiva.
L’accostamento sembra mettere in luce una comune matrice del lavoro di questi due artisti nella problematica relativa allo spazio e alla sua corporeità originata dallo Spazialismo di Lucio Fontana: una ricerca inesausta intorno al concetto di limite, e nello stesso tempo a quello di infinito.
Catalogo (italiano/inglese) in galleria, con introduzione critica di Silvia Pegoraro, apparati a cura di Alessia Ciccarelli, Francesco M. Becchetti, Francesco Barone, Rocco Polidoro e testi poetici di Sidival Fila.
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