Prima che sia troppo tardi, bisogna farla finita con l’umanesimo. Con la convinzione che l’uomo sia al centro del mondo, e che tutti gli altri esseri siano subordinati a lui. Rispetto all’essere umano, gli animali sono considerati inferiori, più stupidi, meno puri. Lo specismo funziona come il razzismo o il sessismo. Questa stessa ideologia supporta le interazioni degli uomini nei confronti delle altre specie, orientandole verso lo sfruttamento, il maltrattamento, il massacro.
Gli inferni di tortura dei macelli intensivi e dei laboratori di vivisezione sono solo gli esempi più eclatanti. E ogni anno uccidono centinaia di milioni di animali. Dieci miliardi solo nei macelli.
L’iconografia religiosa ha sempre avuto come contenuto la rappresentazione del sacrificio e la preservazione della memoria della sofferenza. Dal momento che animali non hanno un sistema di segni che conservi la loro memoria, la violenza degli uomini nei loro confronti è sempre e sistematicamente cancellata. Phillo Cremisi conferisce agli animali la dignità delle vittime sacrificali e li accomuna iconologicamente ai santi.
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