edizione. Concorso tutto nuovo, nato per sperimentare un inedito sistema
internazionale tra la “trinità” delle arti visive - pittura, scultura e fotografia - e
il pubblico. Un evento che si presenta come novità nel dibattito culturale
milanese, ma su cui si può scommettere. In primo luogo perché MA-EC Art
Expo è stato sviluppato all'interno di uno spazio catalizzante e culturalmente
dinamico, il Milan Art & Events Center, dove l'arte contemporanea è una realtà
vera, non un complemento da copertina. Secondariamente, poiché questo
concorso si connota per una pretesa non da poco, che è anche tra le
motivazioni alla base della sua genesi: dare corso ad una più complessa varietà
di sperimentazioni/digressioni nel campo del visuale. Che significa andare
incontro ad un'arte contemporanea per cui l'utopia multiculturale sia più di
un'etichetta, e la cui pluralità espressiva costituisca una sicura porta d'accesso
verso territori divulgativi mai risolutamente determinabili. Un'arte
contemporanea quindi che sia davvero messa nella posizione di dare il proprio
contributo socialmente attivo all'interno di qualsiasi ordinamento culturale.
Date le premesse, appare evidente il desiderio di guardare all'Esposizione
Universale Milano 2015, l'evento mondiale che farà circolare milioni di persone
ai piedi della Madonnina e che rappresenta un eccezionale punto di riferimento
in fatto di partecipazione e produttivo dialogo a più voci. Un modello, quello
dell'Esposizione Universale, che con MA-EC Art Expo s'intende giustamente
riportare e riadattare alla scena artistico-contemporanea, avendo la precisa
intenzione di poter produrre un habitat intellettualmente attivo, in cui sia
massimo il peso dato ad un qualificato ragionamento sulla duplice funzionalità
- estetica e tematica - dell'arte nella sua accezione odierna; con particolare
riferimento quindi ai potenziali attriti, punti di collegamento, scarti formativi
che proprio in una sede come questa, a palese vocazione internazionalista,
possono avere un ruolo determinante. Pertanto se anche in occasione di MA-EC
Art Expo diventerà inevitabile il ricorso all'abusato termine “globale”, lo si potrà
fare con la certezza che alla sua radice non ci sarà appiattimento, né
omologazione, ma all'opposto l'idea di una libera circolazione, libero scambio e,
perché no, una vincente e feconda contaminazione tra punti di vista, propositi
e interessi. Siano pure essi apparentemente troppo distanti.
ARTISTI FINALISTI IN MOSTRA
Jenny Acerbi, Dario Agnello, José Carlos Araoz, Adriana Bacigalupo, Maria
Bertolino, Amedeo Besana, Ina Bianco, Alessandra Bisi, BOKX, Davide
Bosch, Martina Bovo, Flavio Bregoli, Marianna Bussola, Vincenzo Caprioli,
Daniela Carrara, Lorenza Casamassima, Marco Esteban Cavallaro, Giorgio
Cecchinato, Simonne Chevalièr, Chico, Nino Coco, DadaMi Damiano
Meleleo, Claudia Dazzini, Rinaldo Degradi, Angiolo Jr Delsanto, Roberta De
Maddi, Ferdinando Di Maso, Giovanni Dradi, Maurizio Falcocchio,
Francisco, Enzo Forgione, Angelo Giannetti, Paul Greenberg, Haller,
Marilena Lacchinelli, Donato Lotito, Ruggero Marrani, Sandra Marzorati,
Italo Medda, Luca Miscioscia, Maurizio Morandi, Nascar, Franco Natalini,
Riccardo Nonnis, Lucio Oliveri, Antonella Pancani, Paola Pastura, Fabrizio
Pedrali, Federico Pisciotta, Johnny Pixel, Michela Poggio, Antonella Preti,
Brigitta Rossetti, Piergiorgio Saccomano, Vittoria Salati, Mattia Scappini,
Annamaria Scatigna, Paolo Schifano, Claudio Secchi, Vincenz Senoner,
Walter Tiezzi, Anja Tognola, Luca Tridente, Anneke van der Zwaag, Paolo
Viola, Roberta Zambon.
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Lino
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