“Quando il cielo era una
cattedrale” raccoglie
attraverso diciassette opere
su tela, l’interessante
produzione di nove anni di
attività di Gianluca Cavallo
(dal 2006 al 2015), dalle
prime figurazioni realizzate
durante il periodo dei lavori
per la Chiesa della
Madonna di Pompei a Silla
di Sassano (SA), fino agli
ultimi “bianchi e neri” che
non rappresentano un
arrivo, ma l'inizio di un
nuovo percorso creativo.
Opera fondamentale, che fa
da spartiacque in questa
rassegna è "Il Teatro del
bailo" (il bailo è un console
veneziano con funzione di
ambasciatore presso il
Medio Oriente dal XVII
sec.).
L’opera, presentata alla
55esima Biennale di
Venezia nel 2013 presso il
Padiglione Nazionale della
Repubblica del
Bangladesh, è di grandi
dimensioni, consta di sei
tele giustapposte che
formano una superficie di
dieci metri quadrati.
L’esposizione si propone
dunque di accompagnare il
percorso cronologico
attraverso il quale Cavallo
ha svolto un instancabile
decennio di attività. A volte
con forza dirompente, altre
con poetica ironia, l’artista
padroneggia con
disinvoltura tecniche di
grande complessità (frutto
delle sue competenze da
decoratore) dimostrando
una capacità manuale a dir
poco stupefacente, e senza
mai ricorrere all’ausilio del
computer.
Una mostra che nella sua
interezza offre un panorama
significativo dell’evoluzione
stilistica che Cavallo ha
subito nel corso di questi
ultimi anni. Una varietà di
linguaggi e una potenza
compositiva che rendono
immediatamente
riconoscibile la sua pittura.
Dal 24 al 31 ottobre
ingresso libero.
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