sweet instant of memory(dolce istante della memoria)
Mostre, Roma, 31 May 2013
Mondriansuite contemporaryartspace
via dei Piceni, 41/43
ROMA

Sweet instant of memory
Letizia Marabottini’s solo exibition

A cura di
Adriana M. Soldini

31 05 13 / 02 06 13

Mondriansuite
contemporaryartspace


via dei Piceni, 41/43
ROMA


Vernissage

31 05 13 / 18 00


Roma, 17 05 13

Sweet instant of memory, Dolce istante della memoria. Dalla strofa della canzone “Heaven stood still” (1980) di Willy DeVille, prende il titolo la personale dell’artista Letizia Marabottini, a cura di Adriana M. Soldini, narratrice d’arte, che inaugura venerdì 31 maggio 2013, alle 18 00 nella sede di Mondriansuite contemporaryartspace a Roma, in via dei Piceni 41/43.
Con il suo linguaggio poliedrico, l’artista prosegue il discorso sull’isolamento negli agglomerati urbani, che lei definisce “contenitori di vita”.
Protagonista è la donna, scelta per appartenenza, con il suo modo di vivere e di sentire questa condizione, mettendo a confronto il passaggio da ambiente rurale a quello cittadino. Il momento di vita è la maturità, quando si ritrova a ripercorrere il percorso fatto dalle sue radici ai suoi amori; dalle passioni alle rinunce, tendendo al sogno.
Negli scatti della Marabottini, appare come una distinta signora, affascinante ed enigmatica, con lunghi capelli bianchi, elemento fondamentale della sua indagine, in quanto il capello è interpretato come raccoglitore del tempo passato: ogni punto della lunghezza equivale ad un ricordo, a un istante fissato nella memoria.
Il viaggio avviene attraverso una stimolazione sensoriale: una visione, un profumo, un sapore, un contatto fisico. E si concretizza in una graduale presa di coscienza di ciò che è stato e di ciò che si è; dello sviluppo dell’identità, senza rabbia, rancore, o rimpianto, poiché il tempo trascorso permette di guardare con il giusto distacco l’alternarsi del dolce/amaro della vita.
I ricordi vengono risvegliati come tracce della memoria alla lettera, esatte, o tracce sfocate (fuzzy trace), perché la nostra mente non archivia con coerenza. Ed è così che flashback di varia provenienza temporale si stemperano per creare un “ricordo ricombinato”.
Quindi, ricordi veri ma anche falsi ricordi, creati da una fonte alterata o indotti da un sogno piacevole che nel tempo viene promosso a esperienza reale.
Anche il ritmo del ricordo ha un ruolo fondamentale. Nell’opera “La lentezza”, Kundera ha scritto: “C'è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. […] Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio”. Ed è un ritmo lento che accompagna la donna nel dipanare il filo dalla matassa dei ricordi.
L’arte di Letizia Marabottini si esprime con la fotografia, che viene impressa nei più vari supporti (carta, ecopelle, legno…) fino alla videoinstallazione, passando attraverso il disegno, per prendere vita in una performance, dove la donna, modella dall’artista, interagirà con il pubblico.

La galleria osserverà i seguenti orari di apertura: Vernissage 18:00-24:00
Giorni seguenti 17:00-20:00



Info :www.mondriansuit.it

Commenti 1

Gianpaolo Marchesi
11 anni fa
Complimenti!

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