L’Arte contro la proliferazione della barbarie
Un progetto dell’IILA in collaborazione con Fondazione Volume!
Al giorno d’oggi, mentre la società dello spettacolo convive tacitamente con l’immagine dell’orrore –
quando in realtà siamo stati resi insensibili all’orrore da quelle stesse immagini che lo rendono un fenomeno
mediatico – la funzione civile e di denuncia dell’arte sembra essere sottomessa ad una nuova esigenza.
Un’esigenza alla quale alcuni artisti hanno risposto consolidando il proprio legame con l’azione sociale e
interpretando alcune forze che emergono dall’oscurità dell’inconscio collettivo, complicità che sta dando vita
ad una lingua politica sempre più potente e propositiva.
Il ciclo “Señales Rojas” vuole essere un atto di risposta e raccolta di questi segnali dell’arte. Il suo obiettivo
è quello di costituire un terreno di scambio per progetti d’arte che esprimano una forza di trasformazione
nata in seno alla polis mondiale nella quale, progressivamente, stiamo entrando a far parte. Se l’odio sociale,
religioso, etnico, sessuale o di qualsiasi altro tipo – che nasconde forme di abusi di potere capaci di
culminare in massacri o guerre – sembra fondarsi sulla paura della diversità o sul terrore di essere privati
delle certezze ideologiche o materiali, questo progetto vuole contribuire a prendere coscienza di questo odio
e delle sue conseguenze, attraverso lo sguardo e l’azione dell’arte.
“Señales Rojas” è un programma di mostre, dibattiti e performance a cui prendono parte artisti di diverse
nazionalità, realizzato a Roma ed iniziato nel 2009. Per l’edizione 2010 l’IILA si avvale della
collaborazione di Fondazione Volume!, coproduttore del progetto, di Exibart, in qualità di mediapartner e
di diverse gallerie e istituzioni del centro storico di Roma, che sono state invitate a partecipare al progetto
con una inaugurazione collettiva che avrà luogo l’11 novembre, durante la quale si presenteranno
opere di artisti che lavorano sulle tematiche attorno a cui ruota “Señales Rojas”: il femminicidio, un
dramma mondiale in costante crescita; la migrazione e gli immigrati come soggetti politici da interpellare e
coinvolgere nei processi di convivenza civile ed economica; la discriminazione e violenza sulle minoranze
etniche e sessuali, ancora emarginate e vittime di soprusi in molti contesti.
L’alleanza fra le gallerie e le istituzioni rafforza il messaggio di “Señales Rojas”, proponendo al pubblico un
itinerario di mostre e performance, un progetto sociale, che attraversa il cuore della città, riavvicinando il
mondo dei collezionisti (galleristi) privati a quello della funzione sociale dell’arte.
Oltre a contribuire ad attirare l’attenzione della società su questi temi, il ciclo “Señales Rojas” vuole
incentivare un dialogo fra artisti volto alla reciproca conoscenza di opere e progetti, proponendosi al tempo
stesso come una rete per lo sviluppo di iniziative congiunte. A questo proposito verrà pubblicato un libro
edito da Volume! Edizioni.
L’IILA ha invitato a partecipare i seguenti artisti:
Jota Castro (Perù); Regina Galindo (Guatemala); Alejandro Gómez de Tuddo (Messico); María Rosa Jijón
(Ecuador); Jorge Pineda (Repubblica Dominicana); Ricci/Forte (Italia); Manuela Viera Gallo (Cile); Camilo
Yañez (Cile).
Hanno aderito al progetto le seguenti Gallerie: MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea,
Unosunove, The Gallery Apart, RAM radioartemobile, Instituto Cervantes, Associazione Culturale
ESTHIA, Casa Internazionale delle Donne, galleria extraspazio, Ambasciata del Brasile, Piomonti
Arte Contemporanea, LipanjePuntin arte contemporanea, la Casa della Memoria e della Storia del
Comune di Roma, Galleria Stefania Miscetti, Federica Schiavo, Furini Arte Contemporanea.
Gli spazi espositivi coinvolti:
1/9 Unosunove – Associazione Culturale ESTHIA – Casa della Memoria e della Storia del Comune di Roma – Casa Internazionale delle Donne – Federica Schiavo Gallery – Furini Arte Contemporanea – LipanjePutin arte contemporanea – MLAC-Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università “Sapienza” di Roma – Studio Stefania Miscetti – The Gallery ApartGli spazi espositivi coinvolti:
1/9 Unosunove - Associazione Culturale ESTHIA - Casa della Memoria e della Storia del Comune di Roma - Casa Internazionale delle Donne - Federica Schiavo Gallery - Furini Arte Contemporanea - LipanjePuntin arte contemporanea - MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università “Sapienza” di Roma – Studio Stefania Miscetti - The Gallery Apart.Gli spazi espositivi coinvolti:
1/9 Unosunove - Associazione Culturale ESTHIA - Casa della Memoria e della Storia del Comune di Roma - Casa Internazionale delle Donne - Federica Schiavo Gallery - Furini Arte Contemporanea - LipanjePuntin arte contemporanea - MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università “Sapienza” di Roma – Studio Stefania Miscetti - The Gallery Apart.Gli spazi espositivi coinvolti:
1/9 Unosunove - Associazione Culturale ESTHIA - Casa della Memoria e della Storia del Comune di Roma - Casa Internazionale delle Donne - Federica Schiavo Gallery - Furini Arte Contemporanea - LipanjePuntin arte contemporanea - MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università “Sapienza” di Roma – Studio Stefania Miscetti - The Gallery Apart.
Per informazioni:
Segreteria Culturale IILA – Istituto Italo-Latino Americano – Piazza Benedetto Cairoli, 3 – 00186 Roma
s.culturale@iila.org – tel: +39 06 68492.224/246 – fax: +39 06 68728374
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