I due artisti padovani, che sono stati protagonisti di numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, si confrontano in uno stimolante percorso in cui arte figurativa, arte astratta e installazioni creano rimandi cromatici e concettuali.
Gabriella Santuari spazia tra stili e tecniche diverse. Da alcuni anni, per le sue opere usa anche materiali di recupero per evidenziare il rapporto tra l'uomo contemporaneo e le seduzioni commerciali. Soggetto ricorrente dei suoi quadri sono i personaggi femminili, rappresentazioni di stati d'animo, emozioni e conflitti. L'artista spazia dall'infinitamente piccolo alle grandi forme, creando tramite la pittura e riproducendo in digitale, per poi intervenire nuovamente in chiave pittorica. Gabriella Santuari ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2007 nella mostra collaterale P3 e ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti in molte mostre nazionali e internazionali, da Londra a Helsinki, da Parigi a Budapest, da Istanbul a Sidney.
Gianpietro Cudin, pittore e scultore, dal 1975 al 1995 ha partecipato alla Biennale del Bronzetto e della Scultura di Padova. In Europa ha esposto a Holstebro in Danimarca, più volte a Parigi e ha presentato le sue opere con successo in molti paesi del mondo, in particolare a Mosca dove, unico italiano, ha eseguito alcune sculture per la Galleria Rudomino, a Nanao in Giappone, a Santa Monica in California e a Montrial in Canada. Sue sono le sculture in alcune rotatorie a Padova e in Piazza Castello. Il linguaggio dell'artista, ricco di segni e simboli, di valenze emotive e spicologiche, è caratterizzato dall'impetuosità del segno, dall'espressività cromatica e da una dimensione perennemente in divenire.
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