in Via San Felice 18 - Bologna
È lieta di invitarvi
Sabato 11 marzo 2017
ore 17.00
All’ inaugurazione delle mostre personali di:
RONAK MOSHIRI
ELENA MORIZIO
MICHELE PUCACCO
Le opere di Ronak Moshiri ci mostrano oggi storie passate, antiche, velate dalle nebbie del tempo che avvolgono le figure protagoniste del racconto filosofico ed estetico di questa pittrice.
L’immaginario dell’artista Persiana ha ormai invaso il panorama contemporaneo seducendo numerosi appassionati d'arte attratti dall'abile tratto di spatola con cui la pittrice dona corpo a quelle visioni che ci trasportano verso un orizzonte lontano, sconosciuto, permettendoci di varcare un poco la soglia dei misteri che lo avvolge. Volti che appaiono tra nubi di colore, abbracci nostalgici, espressioni distaccate rivolte verso dimensioni a noi invisibili, animali fuggevoli dalle forme avviluppate quasi i loro corpi fossero fumo, perché la natura di questi soggetti è fatta di sogno, espressività; è quindi una materia che non ha un corpo terreno nella sua essenza ma diviene concreto grazie alla mano di Ronak Moshiri che funge da medium tra il sensibile e il visibile. Tutto questo immaginario forte di un’estetica originale e consolidata non è però frutto di una intuizione o percezione qualsiasi, ma è il risultato di una ricerca approfondita che parte da una riflessione introspettiva e si estende a un’indagine complessa che affronta l’esterno in ogni sua dimensione temporale: la tradizione, la contemporaneità fuggevole e il futuro incerto.
Gli enigmi che dimorano negli specchi - Abitato, com'è, da arcane germinazioni - al solito fecondissime in qualità di mirabili pretesti espressivi -, il lavoro di Elena Morizio non è soltanto, né semplicemente, un meticoloso incidere la superficie enigmatica degli specchi: pare infatti piuttosto un vertiginoso arrampicamento verso le più alte e immacolate vette spirituali. In simili territori insistono, di questa giovane e talentuosa artista, gli orientamenti prediletti: il pantheon della filosofia, la psicologia che si tramuta in veggenza, fra incanti immaginifici e verità remote, lungo complessi itinerari della mente, sovente perfino extrasensoriali. Stupisce, dell' «arte evocativa» di una simile artefice, lo spessore interiore che caratterizza il progressivo consolidamento dei suoi soggetti: una tensione lirica sospesa nell'aria o in un'aura sine tempore. Entità, dunque, più che figure, le sue, o, di queste, evanescenti riferimenti, come risorte attraverso suggestive, emblematiche apparizioni. Viene in mente il Piccolo Principe di de Saint-Exupéry: «Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi». Agli occhi, certo, ma non negli specchi, ove, se sei in grado di avvertire quanto in essi è già contenuto, non ti sarà difficile rivelarlo e dargli forma affinché ciò sia visibile a tutti. È questo l’ordine che si è data Elena Morizio, raccogliendo il testimone dalle mani del suo maestro, Lorenzo Ostuni. Fra i vari orizzonti in cui vortica incerta tanta presunta arte contemporanea, la sua è certo espressione autentica dello spirito, tanto affascinante quanto rigogliosa.
Michele Pucacco nasce l’ 1 luglio 1963 a Sant’Elia a Pianisi, in provincia di Campobasso, un piccolo paese che custodisce ancora oggi i valori della semplicità e della genuinità delle genti molisane. Dopo aver frequentato il liceo artistico, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Bologna, diplomandosi nel 1988. Egli produce febbrilmente: i suoi lavori rivelano tensioni ed impegno e mostrano ferma volontà dell’artista di conquistare una propria dimensione espressiva. Negli anni cruciali della formazione è guidato dal compianto dott. Mario Razzano, titolare dello studio Erreci Arte Contemporanea di Benevento, profondo conoscitore e cultore di artisti contemporanei. I lavori di Pucacco sono attualmente seguiti con interesse da critici, galleristi e collezionisti. Sue opere sono presenti in diverse collezioni di notevole rilievo in Italia e all’estero, nonchè pubblicate su riviste tra cui Disigning (Light), Cose di Casa, Casaviva. Le opere dell’artista sono anche state esposte in sedi prestigiose, quali: Palazzo Pitti a Firenze, la Rocca dei Papi di Benevento, il Castello Svevo di Termoli, la Sala Annunziata di Bologna, la Villa Bianca di Milano.
Presentazione critica a cura del:
Prof. Giovanni Faccenda
Curatrice mostra:
Deborah Petroni
Durata mostra:
dal 11 - 23 marzo 2017
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
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