Si inaugura sabato 14 dicembre 2013, alle ore 20,30, a Lacchiarella, a metà strada tra Milano e Pavia, nella storica e suggestiva cornice della Rocca Viscontea, situata nel centro del paese, in piazza Risorgimento, la mostra intitolata “LA VIA ITALIANA ALL’INFORMALE: ULTIME TENDENZE”. A cura di Virgilio Patarini. Catalogo Editoriale Mondadori. In mostra opere di Walter Bernardi, Alberto Besson, Andrea Boldrini, Marco Bozzini, Valentina Carrera, Bruno De Santi, Paolo Facchinetti, Michelle Hold, Vincenzo Maddaloni, Maurizio Molteni, Lyudmila Vasilieva.
La mostra presenta una selezione di trenta opere tra i quadri più recenti di una decina di artisti protagonisti di spicco dell’Informale italiano contemporaneo.
Nel corso del vernissage si verrà presentato il libro “La via italiana all’Informale. Da Afro, Vedova, Burri alle ultime tendenze”, a cura di V. Patarini, Ed. Mondadori, 2013, cui seguirà un buffet con cocktail.
La mostra proseguirà fino al 23 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12. Altri giorni e orari su appuntamento chiamando il numero 333.80.322.46.
Ingresso libero.
Nota di presentazione
Questa mostra nasce da un libro. Di solito è il contrario: prima nasce l'idea di una mostra, si scelgono gli artisti e le opere, e alla fine arriva il catalogo. In questo caso invece in principio era la parola: il libro in questione è "La via italiana all'Informale. Da Afro, Vedova e Burri alle ultime tendenze" curato dal sottoscritto e pubblicato dall’Editoriale Giorgio Mondadori nel gennaio del 2013. La ponderosa pubblicazione (400 pagine) non solo traccia per sommi capi la storia dell'Informale in Italia, ma soprattutto cerca di rompere certi automatismi accademici che considerano esaurita l'esperienza Informale, in Italia come negli altri paesi del mondo, dopo circa quindici anni di storia: dal 1948 al 1963, anno più anno meno. Come se tutto l'Informale che viene dopo fosse solo opera di epigoni. Come se la verve e l'ispirazione dei grandi maestri dopo quella data si esaurisse. Come se l'Informale fosse una delle tante, importantissime ma effimere, avanguardie del secolo.
L'Informale è qualcosa di diverso: qualcosa di più e qualcosa di meno delle altre Avanguardie. Ma soprattutto è una vera e propria rivoluzione epocale: per la prima volta nella storia dell'Arte si concepisce un quadro senza figure, senza alcun riferimento alla realtà né a forme geometriche né a elementi simbolici. Si tratta di una rivoluzione analoga a quella provocata dall'invenzione della Prospettiva. Qualcuno si sognerebbe mai di dire che Caravaggio è un epigono rispetto a Leonardo o Michelangelo perché come costoro usava la Prospettiva? O ancora peggio Leonardo e Michelangelo rispetto a Masaccio... Così risulta impossibile considerare alla stregua di meri epigoni gli artisti informali delle generazioni successive a quelle dei vari Afro, Burri e Vedova.
In questa mostra si presenta il lavoro di una decina di artisti italiani delle ultime generazioni che fanno una pittura di matrice “informale”, artisti selezionati tra gli oltre quaranta approfonditi nella seconda parte del libro dedicata alle “Ultime tendenze” dell’Informale in Italia.
Virgilio Patarini
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