Per chi si fosse perso alcune settimane fa la mostra di Patarini e il concerto dei Rain Dogs a Milano sui Navigli, allo Spazio Libero 8, c’è la possibilità di rifarsi alla grande a Piacenza.
Infatti SABATO 16 MAGGIO ALLE ORE 21 a Piacenza, nel Complesso Architettonico Museale “Ricci Oddi”, via S. Siro, 13, si inaugura una ricca e articolata mostra personale antologica di pittura di Virgilio Patarini intitolata “EX-PO(st) 2015 - Una singolare pluralità”, con un CONCERTO degli immancabili (e imperdibili) RAIN DOGS IN THE FOG, che eseguiranno tra l’altro alcuni brani inediti come ad esempio il rap “Hashtag Enrico stai sereno”. Ingresso libero e rinfresco.
Dal 16 al 22 maggio tutti i giorni 16-19, chiuso lunedì e martedì.
In mostra 70 quadri di cui oltre la metà di grande formato e inediti, in gran parte dipinti tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015, della serie “Navigli Corsari”, “Novecento-Le nebbie della memoria”, “Rapsodia Camuna”, “Orizzonti di attesa”.
EX-PO(st) 2015
Dopo aver a lungo sperimentato forme, tecniche e materiali, passando attraverso l’astrazione, le installazioni, la performance, Virgilio Patarini è approdato negli ultimi anni ad un recupero dell’immagine e di una forma d’arte definibile “figurativa”, a tratti in una declinazione “citazionista”, pescando spesso dal bagaglio della memoria collettiva immagini in bianco e nero che l’artista decontestualizza e inserisce in nuovi spazi, donando a queste “figure” nuovo senso. Patarini lavora su fotogrammi di vecchi films del Neo-Realismo o su foto in bianco e nero della Seconda Guerra Mondiale, collocando queste citazioni in contesti spiazzanti come superfici abrase che fanno pensare a vecchi muri calcinati solcati da scritte o grondanti ruggine e macchie di umidità, e giocando così in maniera sottile, ambigua e post-moderna tra recupero della memoria e oblìo. Con un gesto che è al tempo stesso restauro e cancellazione. (Guglielmo Nero)
RAIN DOGS IN THE FOG
"I sultani dell'approssimazione" nascono dal malaugurato incontro tra Stefano Accorsi (chitarra e voce), Riccardo Fritz Piricò (tastiere e voce) e Virgilio Patarini (voce). Nessuno dei tre sa davvero suonare o cantare decentemente e nella vita fanno altro (il pittore, l'attore-regista, l'artista-curatore) e inoltre non vanno d'accordo praticamente su nulla, non solo in campo musicale o letterario, ma anche politico, pratico, esistenziale. Per non parlare dei gusti in fatto di donne. Ma vantano una lunghissima frequentazione e collaborazione reciproca in campi paralleli alla musica: in teatro Patarini e Piricò, nell'arte contemporanea Accorsi e Patarini. Dalla loro nascita (o aborto?) si sono esibiti pochissime volte, in contesti spiazzanti e improbabili: la galleria Zamenhof a Milano, Palazzo Zenobio a Venezia, Palazzo della Racchetta a Ferrara… Contaminano l'alto col basso, il teatro con la musica. Di solito si divertono.
Per approfondimenti su Virgilio Patarini vedi:http://www.virgiliopatarini.com/
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