ELENA SCHELLINO, VIBRAZIONI
A prima vista le grandi tele quadrate dipinte da Elena Schellino potrebbero sembrare semplicemente dei classici esempi di Action Painting: Pittura Informale-Gestuale. Ma basta restare a guardare per più di due secondi che subito affiora la sensazione che si tratti anche, o forse soprattutto, di altro. Innanzitutto ci sono forme e figure ricorrenti: cerchi e spirali. E poi la trama dei segni sulla tela è abbastanza precisa e rarefatta, il fondo è la tela bianca, e dunque è facile vedere, percepire, intuire, ricostruire la sequenza dei gesti che ha prodotto quei segni. Si tratta di una percezione non necessariamente conscia: più facilmente è il nostro “corpo” che istintivamente, “mimeticamente”, inconsciamente, intuitivamente “sente” la precisa sequenza di gesti che ha prodotto quella ben definita trama di segni. Se ne decifra non solo il disegno, ma anche la serie di movimenti che lo ha prodotto e in soprattutto in quale ordine. È il nostro corpo che decifra tutto questo e nel decifrarlo, quasi senza rendersene conto, ripete “internamente” quella sequenza di movimenti. Ed ecco che ci rendiamo conto che quei movimenti disegnano una danza circolare, a spirale, che ricorda la danza ipnotica dei Dervisci Rotanti, ma anche i gesti di monaci che costruiscono pregando mandala o che pregando scrivono icone. E di colpo tutto questo si rivela avere valenze che vanno al di là della pittura: valenze sacrali molto più che estetiche. Trascendentali. Il segno sulla tela rievoca il gesto che lo ha prodotto e quel gesto è una danza sciamanica che attraverso la ripetizione, il cerchio e la spirale mette in relazione profonda il soggetto e l’oggetto, il dentro e il fuori, l’Uno e il Tutto, l’Uomo e l’Universo… E lo Spettatore di colpo diviene Attore. Colui che guarda diviene colui che ripete inconsciamente la danza che ha prodotto quello che sta guardando. L’Artista si fa Sciamano che trascina il Fruitore nella sua danza, in una mistica fusione di testa, corpo, cuore. Tu chiamale se vuoi “Vibrazioni”.
Virgilio Patarini
Ricercatrice, viaggiatrice, danzatrice, artista, transpersonal healer ELENA SCHELLINO nasce a Lecco nel 1971. Diplomata in Teatro Danza presso la Civica Scuola di Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, prosegue gli studi nelle Terapie Espressive conseguendo il diploma di Danza MovimentoTerapia presso Art-Therapy Italiana e di Art-Psycotherapyst, GoldSmiths’ College Università di Londra. Dal 1996 ha esperienze lavorative di ricerca e di pratica nell’ambito del movimento con bambini e adulti sia in strutture pubbliche che private, in ambito creativo, educativo/preventivo e clinico. Da più di 20 anni segue un cammino personale di ricerca interiore e consapevolezza che la porta ad incontrare e ricevere insegnamenti ed iniziazioni da grandi maestri sia in occidente che in oriente, conseguendo diversi diplomi. Circa quattro anni fa inizia a rendere materia alcuni atti sciamanici utilizzando tele cristalli e colori immergendosi in una nuova forma d'espressione che la sorprende e la travolge ogni volta. Tiene incontri individuali e di gruppo di terapia Espressiva, Meditazione, Traspersonal Healing e Crescita personale a Lecco e Milano le due città dove vive. Tra le principali mostre a cui ha partecipato negli ultimi anni ricordiamo: nel 2011 Arte Accessibile presso la sede del sole 24Ore e l’evento fuori salone del mobile “Merci Beaucoup” allo spazio ex Ansaldo di Milano con “Radice Sonora” due installazioni collettive; nel 2012 partecipa a Palazzo Zenobio, Venezia alla collettiva “La Via Italiana all’Informale: ultime tendenze” a cura di Virgilio Patarini; nel 2014 partecipa a Ferrara Art Festival e al Piacenza Art festival nella collettiva Alma Mater Materia; nel 2015 riceve il Premio Guglielmo II – “Entità culturali a Monreale” e partecipa alle varie mostre del progetto “Koinè 2015”, progetto mostra itinerante tra Milano, Piacenza, Ferrara e Roma, ed espone al Ferrara Art Festival, a Palazzo della Racchetta di Ferrara con la mostra personale “Atti Sciamanici” a cura di Virgilio Patarini.
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