Mostre, Catania, Santa Venerina, 18 June 2016
L’artista testimonia la vitalità e l’attualità delle ricerche espressive – in ultima analisi di matrice espressionista – incentrate sulla grammatica del colore. I suoi paesaggi puntano sul potere evocativo delle cromie, utilizzate come strumento per sollecitare emozioni; le tinte si mescolano liberamente sulla superficie pittorica, suggerendo visioni e ricordi di una Natura ora reale ora trasfigurata; al potere dei colori – spesso peraltro squillanti e violenti – si somma una sapiente variatio degli impasti e delle stesure – diafane e sottili, anche fino a far trasparire la natura del supporto, oppure spesse e aggettanti – e la lavorazione del colore attraverso graffiature lineari o larghi colpi di spatola. Questi interventi mimano in modo lieve ed evocativo praterie mosse dal vento, campi scompigliati, bagliori di luce, e il loro segno è in equilibrio fra l’intento descrittivo e l’intenzione allusiva. L’ambizione di fissare sulla tela elementi dalla natura effimeri e transitori dà luogo a “impressioni” cromatiche, ora giocate sulla congruenza dei toni, ora invece sulla ricerca deliberata del contrasto dialettico. Non è difficile allora, per chi guarda questa pittura, accettare l’invito a transitare nel territorio più perturbante del paesaggio interiore.
News
celeste,
Commenti 0
Inserisci commento