Il gesto esprime quelli che sono i nostri pensieri e i nostri desideri inconsci ed è la forma più potente di comunicazione tra gli uomini. Tutti noi usiamo il linguaggio del corpo, spesso inconsciamente.
Sentimenti, desideri, emozioni, speranze, interrogativi, mondi di provenienza sono leggibili anche dalla gestualità. Il corpo nell’arte contemporanea è un soggetto che si presta ad una vastità impressionante di interpretazioni: in fondo ci sono tanti corpi quanti sono gli artisti e gli spettatori e in effetti, se ci pensiamo bene, è improbabile che esista un’opera d’arte che non coinvolga il corpo perché, la creazione di un’opera d’arte e il fatto di realizzare un’idea in relazione al tema proposto, sono atti
radicati nel mondo dell’esperienza materiale.
E se consideriamo la mente come sede dell’intelletto, il corpo è il nostro sistema di collegamento con il mondo e i sensi sono i canali di comunicazione, quindi anche l’opera piú smaterializzata, piú concettuale deve prendere in qualche modo in considerazione il corpo.
Il corpo continua ad essere utilizzato per nuovi generi di opere e di ricerche artistiche, infatti, oltre a offrire molteplici potenzialità agli artisti per la gamma di ruoli che è in grado di assumere o per gli effetti che sa produrre, esso non si sottrae ad alcuna tra le svariate tecniche disponibili, dal disegno alla pittura, dal video agli eventi partecipativi.
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