I lavori di Cristiano Mancini, ammiccanti alla grafica e al fumetto rivisitati in chiave pittorica, sono una continua ricerca del nostro universo interiore. Attraverso la ricerca di un preciso equilibrio di forme ambigue tra l’astratto e il figurativo e la sperimentazione di varie tonalità del colore, si delinea una sorta di mondo affastellato e affollato di simboli, personaggi onirici, rimandi a impressioni e immagini interiori.
Gli animali, declinati in varie forme, sono oggetto degli ultimi studi di Cristiano: colorati, doppi, tripli, marini, terrestri e umani. Gli animali sono ingranditi o rimpiccioliti, in un gioco di specchi deformanti. Attraverso queste “bestie”, popolate e abitate di piccoli personaggi colorati che vivono una moltitudine, apparentemente, festante e gioiosa, racconta sostanzialmente storie a lui ed a noi. Sono piccoli personaggi legati mani e piedi, gli uni agli altri in tanti nodi. Sono le nostre turbolenze interiori, sono i nostri cattivi pensieri che di volta in volta si concretizzano in forme diverse: ora animalesche, ora ancestrali, ora mostruose, ora spettrali. Incubo ed incubatore di noi stessi. Sono visioni che si sciolgono le une nelle altre, liquide come le immagini che naturalmente si susseguono in noi in quel continuum che è il nostro pensiero. Come quando i bambini scoprono che non si può smettere di sognare. I colori vivaci e le forme morbide ci perdonano, sono la grazia a tutte le nostre brutture. In fondo siamo solo animali…non più di alberi non meno di stelle… I suoi piccoli spiriti ci ricordano le nostre mostruosità, ma con affetto ed ironia, tanto per ridere di noi attraverso le forme distorte degli animali: un toccasana per l’anima.
Ovviamente se vi fidate dell’artista, altrimenti potete sognarci sopra e immaginare qualunque sogno alato, stare a guardare solo perché è bello, vi conforta e desiderare di volere un oggetto in casa che ne migliori il suo aspetto. Il primo diritto di ogni fruitore d’arte è non fruirne affatto: gli animali di Cristiano non vi inseguono e non vi danno la caccia, ma se volete sono lì per essere scoperti con leggerezza.
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Lino
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