:::CORPI DOCILI:::
a cura di Carolina Lio
dal 15 al 30 Settembre 2012
opening: Sabato 15 Settembre, ore 19.00
GESTALT GALLERY
Via Stagio Stagi 28, Pietrasanta
Ufficio: 0584.790.900
Fax: 0584.178.1494
Email: info@gestaltgallery.it
http://www.gestaltgallery.it
Ingresso libero.
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Sabato 15 Settembre alle ore 19.00, Gestalt Gallery inaugura la mostra personale dell’artista Claudia Maina, tra gli artisti vincitori della prima edizione del Premio ORA. Il progetto presenterà una serie di lavori realizzati negli ultimi mesi dall’artista in un progetto preparato appositamente per la galleria e per i suoi spazi. In mostra saranno presentate sculture e installazioni oltre che alcuni disegni.
Il titolo della mostra, “Corpi docili”, descrive la sensazione dell’artista rispetto alla condizione dell’uomo contemporaneo, docile in quanto manipolato e messo sotto controllo dal sistema sociale, dalle logiche di mercato e di produttività. Intrappolato nella rete di regole costruite attorno a lui come una gabbia, il corpo invisibile delle nostre attività intellettuali ed emotive, viene come imbottigliato e messo sotto vetro, costruendo una struttura che si regge sull’accumulo di isolamenti. Come scrive il curatore della mostra, Carolina Lio: “Cosa c’è di più fragile di un castello di carte? Un castello di bicchieri, palazzi di vetro che si arrampicano attraverso moduli in bilico, costruendo architetture improbabili e deboli abitate da omini-cimice in legno, chiusi ciascuno all’interno del proprio bicchiere?”.
Claudia Maina con le sue installazioni crea un modellino architettonico degli schemi di non-comunicazione e di rigidità comportamentale dell’era contemporanea. Infatti, la campana di vetro attorno a ognuno dei suoi minuscoli e simbolici personaggi è una metafora più che esplicita della difficoltà di rapporti dei nostri tempi e dell’atmosfera di innaturalezza nei meccanismi sociali, perfino quelli apparentemente più intimi. Pur appartenendo allo stesso macro-organismo, alla stessa società, pur essendo legati gli uni agli altri da una forza che o sorregge tutti o collassa l’intera struttura, ognuno vive isolato e solo, imprigionato da una gabbia trasparente, ma così densa da risultare palpabile.
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