“Contemporary Art - Arte la mia seconda pelle”
Vernissage 17 febbruary - hours 5 pm
Vertigo-ArtSalon 2015 - New York * 17 – 19 February Creative Center MTC ( exhibition GaleriaZero - space 2)
311 West 43rd Street - 8th Floor, NEW YORK 10036 USA, International art exhibition www.vertigo-artsalon.com/540 West - ArtSalon" che sarà realizzato in uno degli spazi del noto creativo Centrum "situato a 311W 43rd Street, a poche centinaia di metri da Times Square
This International exhibition of Contemporary Art will be realized in an important Times Square building, situated at 311 West 43rd street - between the Eights and Ninths Avenues. A large space of more than 120 sq m , high ceiling and plenty of day light is going to host this promising event.
As the 43rd Street and Times Square are about the most crowded area of New york, we are expecting a great public. The area counts as well with plenty of performance studios ,important museums and art galleries are just a short walk away. Among them the museum of modern art MoMa and the museum of the International Center of Photography. In "Vertigo-ArtSalon" you may expect an outstanding conjunction of painting, photography, sculpture, video, installation and performance. This promising event will open its doors the 17th of February from 6 pm. ( press will be welcome from 4 pm) and we welcome you with an impressing selection of contemporary art obviously to enjoy with a glass of excellent wine and tasteful snacks.
You may expect abstract and figurative painting, contemporary photography, video, sculpture ,installation art and performance Its large experimental space of more than 120 sq m and plenty of daylight will be the appropriate location for a great event. A generous elevator may bring plenty of people to "Vertigo-ArtSalon" and also the numerous offices and performance studios in the same building will provide an extra public which will make this event without doubt to an unrepeatable experience
Questa mostra internazionale di arte contemporanea sarà realizzato in un importante edificio di Times Square
situato a 311 West Street 43a - tra le otto e noni Avenues. Un grande spazio di oltre 120 mq, soffitti alti e molta luce sta per ospitare questo evento promettente.
Come la 43rd Street e Times Square sulla zona più affollata di New York, ci aspettiamo un grande pubblico. I conteggi della zona e con un sacco di studi di performance, importanti musei e gallerie d'arte sono a pochi passi di distanza. Tra questi il museo di arte moderna MoMa e il museo del Centro Internazionale di Fotografia. In "Vertigo-ArtSalon" ci si può aspettare una combinazione eccezionale di pittura, fotografia, scultura, video, installazione e performance.
“Contemporary Art - in Arte la mia seconda pelle” di ROSA DIDONNA
“Contemporary Art – Arte nella mia seconda pelle” (Art in my second skin”
“Without art, man would remain blind to himself and to his inner world.”
The performance of all the arts enhances Universal harmony and brotherhood and arouses feelings beyond all frontiers. Its nature can resonate inner harmonies, raising intense and deep emotions, exerting a powerful influence in all its charm. Art is the instrument of true fraternity, helping to overcome discriminatory borders. During its existence man is the set of collective identity and stands as an individual in which he finds himself sharing and able to stand out as a unique being and at the same time assimilating other beings as belonging to the community.
The intent of the exhibit performance is to reflect on the expression of this current epoch of time, that which Rosa Didonna transmits with her performance “Contemporary Art – In my second skin”. This performance evokes an effective and sensorial resonance through gestures to engage the interpreter and the listener.
The action of performance conditions and predisposes necessity, both by stabilizing relation with others and confirming the existence of the artist herself, Rosa Didonna.
The merit of this extraordinary artist is inherent in her capability to reconstruct a deep understanding of the soul from within the mirror of her own.
What she communicates with her contamination of places is the fruition that lies within the interdependence of herself and others inviting the expression of Art with Mime.
Each and every opus of work is transmitted across the body through action and gesture, and it is in these gestures that she represents the fulcrum of her performance, around which she builds a harmony capable of involving the first person. Every being sees a simulated sharing of self-created experience, by bringing in the gesture of language, and acquiring a specific validity in the imitative act of representation – the principal form of sharing with others.
The performance is represented through synthesis of expressive intensity, of the artist Rosa Didonna, and is in communion with every form of art and discipline.
The idea expressed by the interpreter represents not only an auditory plane but also one of gesturing with consistency, to reinforce the expressive idea in the presence of the user’s fruition.
The message of consecration of the priestess into the arts, High Priestess Rosy, is expressed through the executive act on an altarpiece, the result of an interaction between the planes of thought and the flexibility of her message.
The nature of the performance is subjective and interacts with the act of representation, camouflaging the listener and participating in active form to the Act in scene.
The expressiveness is a fundamental sect of immediacy and emotional mirroring, across the carnal simulation that exists in the renewal of Global Art.
The artist follows across her second skin fluidity, creating a double personality, one that is both psychological and historically analytical, through which she explains the moral regeneration of her persona in the context of society as one that will abhor her, through varied customs as past and present, trace the aspect and style of “Sybil”, a rhetoric figure often used by the author, in the contamination of her art, places, and the person that hosts her.
“Senza l’arte l’uomo resterebbe cieco a se stesso,al proprio mondo interiore. La performance tra tutte le arti esalta l’armonia universale e suscita la fraternità dei sentimenti,al di là di tutte le frontiere: essa per sua natura può fare risuonare interiore armonie, sollevare intense e profonde emozioni, esercitando un potente influsso con il nuovo incanto. L’arte è lo strumento di vera fraternità aiuta a superare discriminazioni e frontiere”. Nel corso della propria esistenza l’uomo è l’insieme di un’identità collettiva quanto individuale all’interno della quale ritrova una condivisione in grado di distinguersi in quanto esseri unici ma allo stesso tempo assimilarsi agli altri come esseri appartenenti ad una comunità.
L’intento della mostra-performance è il riflettere intorno all’espressione dell’epoca del tempo che stiamo vivendo. Ciò che la Didonna vorrebbe trasmettere con la performance “Contemporary Art - in Arte la mia seconda pelle” è la capacità di evocare risonanze affettive e sensoriale, sia nei gesti, sia con l’ interprete e l’ascoltatore.
L’ azione della performance, condiziona e predispone alla necessità di stabilire relazioni con l’altro per confermare l’esistere dell’artista Rosa Didonna.
Il merito di questa straordinaria artista è di avere la capacità di ricostruire una comprensione profonda degli stati d’animo altrui dentro il suo stesso specchio d’animo.Ciò che comunica con la sua contaminazione dei luoghi e del fruitore è creare un’interdipendenza del proprio sé con quello dell’altro unendo l’espressione dell’arte con il mimo.
Ogni sua opera si esprime attraverso il corpo in azione e gesto, ed è proprio questa gestualità a rappresentare il fulcro della performance intorno al quale si costruisce una sintonia capace di coinvolgere in prima persona ogni essere che vede una condivisione simulata dell’esperienza stessa nella gestualità del linguaggio, una gestualità che precede lo sviluppo del linguaggio ed acquista una specifica valenza proprio nell’atto imitativo rappresentante la principale forma di condivisione con l’altro.
La performance è rappresentata dal sapersi sintonizzare con l’intensità espressiva dell’artista Rosa Didonna in comunione con ogni forma arte che la disciplina.
L’idea è espressa dall’interprete è rappresentata non solo sul piano uditivo ma anche su quello gestuale in una coerenza capace di rinforzare l’idea espressiva nel suo presentarsi al fruitore.
Il messaggio della consacrazione di sacerdotessa nell’arte della Didonna Rosy Papessa, viene espresso attraverso l’atto esecutivo di una pala d’altare, il risultato di un’interazione tra il piano di pensiero ed la flessibilità del messaggio.
La natura intersoggettiva della performance interagisce con l’atto di rappresentazione mimetica di chi ascolta, partecipando in forma attiva alla scena in atto.
L’espressività è un tratto fondamentale dell’immediatezza e di rispecchiamento emozionale ma attraverso la simulazione incarnata, si assiste allo svecchiamento globale dell’arte.
L’artista fa seguire attraverso la sua seconda pelle un fluido da lei stessa creato una doppia personalità sia quella psicologica che quella di analisi storica, in cui spiega la rigenerazione morale del personaggio nel contesto della società odierna, i cui costumi pur diversi tra loro come il passato e il presente tracciano aspetti dello stile di Sibilla, figura retorica molto utilizzata dall’autrice nella contaminazione della sua arte con il luogo e i personaggi che la ospitano.
Per info:Rosa Didonna Art Director GLOBALART Cell.347/1843201 Tel. 080/4782863 GLOBALART Via Ugo Foscolo 29- 70016 Noicattaro (BA) info@globalartweb.org www.globalartweb.org
https://www.facebook.com/rosa.didonna.9 http://www.facebook.com/ www.youtube.com /user/globalartdidonna www.rosadidonna.jimdo.com
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