Mostre, Bologna, 22 October 2016
Collettiva a cura di Mary Sperti
Testo del catalogo:
Chi sono
Sono di Francofonte, nato a Lentini (SR), ho frequentato il Liceo Artistico e l'Accademia di Belle Arti di Catania, vivo a Modena, insegno Disegno e Storia dell’Arte in un Liceo Scientifico Statale.
Nel 1986 vinco il secondo premio nell’ambito del “1° Premio di grafica” organizzato dal Comune di Catania. È del 1991 la prima Personale “I luoghi del Mediterraneo”, a cura di Paolo Giansiracusa, patrocinata dal Comune di Francofonte (SR). La mia ultima personale è “Bowiefaces, tributo a David Bowie”, a cura di Maria Palladino, Padova, 2015.
La mia arte è
La mia Arte prende le mosse da elementi derivati dalla Pop Art, con un neofigurativismo il quale lascia spazio ad elementi informali e gestuali, insieme ad echi mutuati dalla spazialità lirica di Piero Guccione e ad un forte contenuto concettuale.
I soggetti rappresentati riprendono motivi propri della società dei consumi, paesaggi urbani e ritratti di personaggi celebri, a volte, riprodotti in chiave seriale, oppure, descritti a tutto campo sulla superficie del dipinto: geografie reali e “geografie dell’umano”, che dichiarano, soprattutto, negli ultimi lavori, temi e motivi d’impegno sociale, con una certa connotazione politica, un contenuto significante spesso presente nella mia pittura e che accoglie nel periodo più recente accenti maggiormente gravi e una più evidente volontà di denuncia.
Dicono di me
Come sorpreso da una telecamera indiscreta, Franco Battiato si sporge dentro lo spazio iconico di Sebastiano Magnano, scrutando ciò che è fuori, il mondo dei disastri che attanagliano il nostro tempo. La scrittura del fondo si fa graffito di protesta, sfregio voluto sulla falsa pulizia dei sepolcri imbiancati.
Magnano è sensibile alle poetiche del terzo millennio, quelle che riguardano gli ultimi, gli illegittimi, gli immigrati, i diversi, i discriminati. Eppure il sole sorge per tutti e la terra fiorisce e fruttifica per ogni creatura. Il creato è il luogo deputato di chi ha avuto la vita, è lo spazio di espressione di chiunque abbia ricevuto il palpito della terra. La sua Pittura è contro gli egoismi ed alza alto il vessillo della solidarietà sotto il quale la politica e l'economia dovrebbero trovare espressione.
Magnano dipinge ascoltando il lamento degli ultimi e con le sue pennellate si fa paladino degli indifesi, dei senza Patria, dei cercatori d'amore e accoglienza.
Paolo Giansiracusa
Testo del catalogo:
Chi sono
Sono di Francofonte, nato a Lentini (SR), ho frequentato il Liceo Artistico e l'Accademia di Belle Arti di Catania, vivo a Modena, insegno Disegno e Storia dell’Arte in un Liceo Scientifico Statale.
Nel 1986 vinco il secondo premio nell’ambito del “1° Premio di grafica” organizzato dal Comune di Catania. È del 1991 la prima Personale “I luoghi del Mediterraneo”, a cura di Paolo Giansiracusa, patrocinata dal Comune di Francofonte (SR). La mia ultima personale è “Bowiefaces, tributo a David Bowie”, a cura di Maria Palladino, Padova, 2015.
La mia arte è
La mia Arte prende le mosse da elementi derivati dalla Pop Art, con un neofigurativismo il quale lascia spazio ad elementi informali e gestuali, insieme ad echi mutuati dalla spazialità lirica di Piero Guccione e ad un forte contenuto concettuale.
I soggetti rappresentati riprendono motivi propri della società dei consumi, paesaggi urbani e ritratti di personaggi celebri, a volte, riprodotti in chiave seriale, oppure, descritti a tutto campo sulla superficie del dipinto: geografie reali e “geografie dell’umano”, che dichiarano, soprattutto, negli ultimi lavori, temi e motivi d’impegno sociale, con una certa connotazione politica, un contenuto significante spesso presente nella mia pittura e che accoglie nel periodo più recente accenti maggiormente gravi e una più evidente volontà di denuncia.
Dicono di me
Come sorpreso da una telecamera indiscreta, Franco Battiato si sporge dentro lo spazio iconico di Sebastiano Magnano, scrutando ciò che è fuori, il mondo dei disastri che attanagliano il nostro tempo. La scrittura del fondo si fa graffito di protesta, sfregio voluto sulla falsa pulizia dei sepolcri imbiancati.
Magnano è sensibile alle poetiche del terzo millennio, quelle che riguardano gli ultimi, gli illegittimi, gli immigrati, i diversi, i discriminati. Eppure il sole sorge per tutti e la terra fiorisce e fruttifica per ogni creatura. Il creato è il luogo deputato di chi ha avuto la vita, è lo spazio di espressione di chiunque abbia ricevuto il palpito della terra. La sua Pittura è contro gli egoismi ed alza alto il vessillo della solidarietà sotto il quale la politica e l'economia dovrebbero trovare espressione.
Magnano dipinge ascoltando il lamento degli ultimi e con le sue pennellate si fa paladino degli indifesi, dei senza Patria, dei cercatori d'amore e accoglienza.
Paolo Giansiracusa
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