Mostre, Firenze, 07 May 2013
Dal 7 al 14 Maggio 2013 alla mostra d’arte contemporanea “Festival delle Belle Arti e della Cultura del XXI Secolo”, svoltasi al Museo Bellini di Firenze.
Durante la cerimonia inaugurale tenutasi il 7 maggio, è stato conferito a Sandro Frinolli Puzzilli, il titolo onorifico di “ Maestro del Giglio Aureo”.
Tratto dalla recensione di Daniele Radini Tedeschi: “Sandro Frinolli Puzzilli Fotografo professionista e appassionato viaggiatore, trasforma ogni scatto in un’opera d’arte, trasmettendo a chi la guarda una forte emozione visiva. Fonte d’ispirazione è l’ambiente e la natura. Egli non usa la fotografia come mezzo per raccontare, ma rielabora le immagini conferendogli una dimensione propria.
Così come Gaudì fu considerato il “plasmatore di pietre”, S.F.P. modifica e deforma le linee di questa foto surrealista, intitolata appunto “Omaggio a Gaudì”, incoraggiando lo spettatore a trovare una personale chiave di lettura. L’acqua rende l’immagine distorta riflettendo quella relatività e mutevolezza che tutto permea. Ma l’acqua è anche specchio dei ricordi, delle esperienze, del proprio animo dinanzi alle meraviglie del mondo.”
Il Museo d’Arte e Antiquariato Bellini di Firenze, ha aperto le porte dal 7 al 14 Maggio 2013 alla mostra d’arte contemporanea “Festival delle Belle Arti e della Cultura del XXI Secolo”.
La rassegna, organizzata dall’Ass.ne Culturale La Rosa dei Venti con la collaborazione del critico d’arte e scrittore Daniele Radini Tedeschi, ha trovato spazio nelle nuove sale dell’ ex Armeria quattrocentesca, al piano terra del Palazzo.
Il Museo Bellini è ospitato nel Palazzo Storico Soderini, risale al secolo XV e rappresenta la dimora della Famiglia Bellini dal 1756, situato sulle rive dell’Arno dantesco, in quella storica magione che appartenne alla Famiglia Soderini.
Nelle belle sale del Museo di Lungarno Soderini si respira ancora profondamente l’amore e la passione dei veri antiquari. Il museo è nel suo interno circondato da festoni policromi robbiani, da arazzi di manifattura medicea, da aggraziate savonarole. Affreschi della scuola di Giotto, busti di Donatello, ritratti di Tintoretto e ancora Della Robbia, Giambologna, Sansovino e altri migliaia di capolavori, antichi e contemporanei che assieme condurranno a quella fusione tra storia e presente, memoria e modernità.
Durante la cerimonia inaugurale tenutasi il 7 maggio, è stato conferito a Sandro Frinolli Puzzilli, il titolo onorifico di “ Maestro del Giglio Aureo”.
Tratto dalla recensione di Daniele Radini Tedeschi: “Sandro Frinolli Puzzilli Fotografo professionista e appassionato viaggiatore, trasforma ogni scatto in un’opera d’arte, trasmettendo a chi la guarda una forte emozione visiva. Fonte d’ispirazione è l’ambiente e la natura. Egli non usa la fotografia come mezzo per raccontare, ma rielabora le immagini conferendogli una dimensione propria.
Così come Gaudì fu considerato il “plasmatore di pietre”, S.F.P. modifica e deforma le linee di questa foto surrealista, intitolata appunto “Omaggio a Gaudì”, incoraggiando lo spettatore a trovare una personale chiave di lettura. L’acqua rende l’immagine distorta riflettendo quella relatività e mutevolezza che tutto permea. Ma l’acqua è anche specchio dei ricordi, delle esperienze, del proprio animo dinanzi alle meraviglie del mondo.”
Il Museo d’Arte e Antiquariato Bellini di Firenze, ha aperto le porte dal 7 al 14 Maggio 2013 alla mostra d’arte contemporanea “Festival delle Belle Arti e della Cultura del XXI Secolo”.
La rassegna, organizzata dall’Ass.ne Culturale La Rosa dei Venti con la collaborazione del critico d’arte e scrittore Daniele Radini Tedeschi, ha trovato spazio nelle nuove sale dell’ ex Armeria quattrocentesca, al piano terra del Palazzo.
Il Museo Bellini è ospitato nel Palazzo Storico Soderini, risale al secolo XV e rappresenta la dimora della Famiglia Bellini dal 1756, situato sulle rive dell’Arno dantesco, in quella storica magione che appartenne alla Famiglia Soderini.
Nelle belle sale del Museo di Lungarno Soderini si respira ancora profondamente l’amore e la passione dei veri antiquari. Il museo è nel suo interno circondato da festoni policromi robbiani, da arazzi di manifattura medicea, da aggraziate savonarole. Affreschi della scuola di Giotto, busti di Donatello, ritratti di Tintoretto e ancora Della Robbia, Giambologna, Sansovino e altri migliaia di capolavori, antichi e contemporanei che assieme condurranno a quella fusione tra storia e presente, memoria e modernità.
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