Roberta Gelsomino disegna su fogli di carta per una soluzione finale di impatto come un effetto fotogramma. Acquerelli, pennarelli, matite colorate compongono soluzioni figurative con una destrezza sorprendente, frutto di ispirazione sempre diversa. Innamorata degli esseri umani l’artista dipinge volti e animali dall’impronta anche fumettistica e i tratti fermi del pennarello scandiscono dettagli unici. A completare la soluzione finale contribuiscono i colori poiché c’è come una danza dei toni scelti in base alle proprie esigenze. Non sono opere convenzionali, paiono costruzioni artistiche che vivono nell’enfasi tonale e nello stupore di ogni angolo disegnato che racchiude sensi anche celati nelle scritte talune volte apposte.
Stefania Iacobone stupisce l’osservatore con la grandezza dei formati e la cura incantevole del dettaglio. L’anatomia e i colori si combinano con una grazia suprema riuscendo a zittire l’osservatore per la l’abilità del dipingere e la forza che ogni opera custodisce. Sono scrigni le opere della Iacobone poiché custodiscono le emozioni del dipingere, la cura del dettaglio, la preziosità di affidare ad ogni colore una carica sentimentale che rende il finale di un valore considerevole. Si guardino le articolazioni e quelle che definirei ‘esplosioni cromatiche’ per la grinta emozionale che ogni opera trattiene e sprigiona. Esperienza, emozioni, maestrìa contribuiscono, tutte insieme, ad identificare opere grandiose che riescono a zittire l’osservatore consentendogli di immergersi in quei mondi tratteggiati in cui ci sono ricordi, amore, religiosità e quotidianità. La grandezza dell’arte della Iacobone, nonostante le cromie avvolgenti, le grandezze quasi invadenti, sta solo nella semplicità di una mano sapiente che con pochi tratti incanta e stupisce.
Andrea Schimboeck manifesta il suo amore per l’arte con una figurazione dalle tonalità intense e fervide senza mai eccedere o essere spropositata. L’amore è la filosofia di vita di una donna ed artista che utilizza l’arte come forma di espressione celando in essa forme come la farfalla, simbolo di bellezza, libertà e trasformazione. Dipingendo con il desiderio di rendere vivaci le sue tele si assiste a corpi dal fervore cromatico e dall’entusiasmo coinvolgente. Una semplicità mista ad una purezza estetica accolgono l’osservatore per soluzioni finali frizzanti ed originali.
Giuseppe Tabacco si avvale di arte digitale e lo fa mostrando l’effetto del cambiamento, senza qualunquismi e lontano dalla retorica digitale. L’uomo cambia continuamente ed è proprio l’approfondimento di questo aspetto umano che l’artista cerca di approfondire e rappresentare perché la modifica che studia gli consente di intervenire e manomettere le figure a volte fino a farle scomparire creando astrazione e impatto. Opere figurative che necessitano di poche spiegazioni, frutto di sperimentazioni con il pc, giungono all’osservatore tra toni molto emotivi e scene sempre attente e ben studiate nelle inquadrature e ei tagli . Intento a creare suggestioni, Tabacco con le opere rendiconta le sue storie, esperienze, conoscenze; l’arte è sempre figlia dei suoi tempi e realizzare oggi grandi capolavori contemporanei significa, in primis, sfruttare i mezzi che il presente mette a disposizione e questo artista adempie appieno e grandemente a questo lasciando un solco nel presente artistico.
[.…] io capisco solo la musica.
E sai perché la capisco?
Perché la musica non ha bisogno delle parole, né dell‘esperienza.
La musica c‘è…..
‘La giovinezza‘, 2015, Gran Bretagna, regia di Paolo Sorrentino
Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta
Periodo di Riferimento: 17 - 31 luglio 2018
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
Vernice: martedì 17 luglio - ore 18.00 - Orari:. lun- ven. 17.00 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso. Ingresso: Libero
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