Una direzione per l’Arte è più che mai necessaria. La dispersione delle idee segna la nostra età, il virtuale azzera l’espressività e riduce i contatti personali e il confronto con la realtà, spesso facendoci vedere una realtà fasulla che vuol renderci indifferenti alle ingiustizie che ci circondano. Gli artisti rifiutano questa negazione, essendo l’arte qualcosa di autentico e comunicativo di sentimenti e stati interiori oppure anticonformistico rifiuto di una società sofisticata e truccata, alla ricerca di una realtà più vera e più giusta, di solidarietà tra gli uomini.
Partecipano : nelle opere su tela, ma anche nelle sculture di Paolo Pallara, troviamo un velo di malinconia legata all’esistenza, che egli esprime nell’utilizzo di materiali poveri di risulta -carta- ferro-cuoio-legno, che vengono composti a formare altro materiale povero ma più denso, significante al di là del tempo; Francesca Cecchini è una giovane proposta che lavora con i colori ad olio su tela grezza, alla ricerca di luminosità ed espressività della figura femminile, ispirandosi ai classici della pittura. Le asperità della tela contribuiscono a rendere le sfumature, i giochi di luce, animando i suoi dipinti; La cinese Xu Beiying si esprime su carta e con il mosaico, in un mondo intimistico, con tracce delicate lasciate su carta da lei preparata come supporto, ma desideroso di aprirsi a nuove tecniche e a nuovi materiali attraverso il mosaico, in un anelito al nuovo; nei lavori di Gianluca Pozzi troviamo una forza e una gioia di vivere espressa nei colori e nella grafica, che si intreccia con una certa ironia. Attraverso di essi ci invita a giocare con il reale, accennando ai problemi del mondo in modo allusivo e giocoso, ma anche consapevole. Monica Valeri dalla pittura distesa e geometrica, mirante all’essenzialità, dipinge paesaggi naturali e urbani composti da forme semplici e colori decisi, che lasciano all’osservatore la libertà/possibilità di tessere una storia; Maria Irene Vairo presenta due opere basate sulla pittura inconscia introspettiva nel rapporto con il reale e una figurativa dedicata al rapporto fantastico di ricucitura tra uomo e mondo; Daniele De Luca dalla pittura di paesaggio classica e delicata, nei suoi dipinti tormentati e spenti, esprime un senso di vuoto e di sfiducia nel mondo, talvolta permeato da accenti di speranza.
La mostra si terrà dal 17 al 29 marzo 2015 e sarà inaugurata martedì 17 marzo ore 18,30 presso la Chie Art Gallery Viale Premuda n.27, Milano.
Saranno presenti alla mostra alcuni artisti e la gallerista Chie Yoshioka.
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