effetti “optical” che donano alla superficie pittorica l’illusione di forme in rilievo, o la combinazione di tecniche, materiali e oggetti provenienti dalla contemporanea civiltà tecnologica e dai mezzi di comunicazione di massa. Con la pubblicazione AnniNovanta (ed.Mondadori), Renato Barilli storicizza la
ricerca di Melioli nel quadro del neominimalismo accanto al gruppo della East Coast americana formato da Jeff Koons, Haim Steinbach e Peter Halley, oltre ad altri autorevoli esponenti europei quali Jonn Armleder, Günter Förg, Stefano Arienti e Sergio Fermariello.
[…] Il linguaggio visivo di Melioli attinge risorse dal calcolo numerico, dal mondo delle scienze fisiche e
matematiche, evidenziando le correlazioni possibili tra sistemi concettuali e fenomeni naturali. (Renato Barilli)
I Giardini pensili di Melioli sono il risultato di un processo cognitivo e interpretativo dell’artista che indaga il rapporto tra mondo biologico e tecnologia, tra organico e inorganico. Melioli si fa interprete di una visione eidetica, dove nulla è lasciato al caso. Nell’arco dell’ultimo decennio la sua ricerca artistica comprende lo sviluppo di un linguaggio visivo strutturato su di una nuova geometria in grado di coniugare il quadro pittorico-bidimensionale a quello tridimensionale delle forme plastiche.
Catalogo in galleria con testo critico di Claudio Cerritelli, Cortina Arte Edizioni
Mostra nata dalla collaborazione di Yvonneartecontemporanea e Cortina arte
La mostra proseguirà fino all’11 maggio con i seguenti orari: 10.00-12.30 / 16.30-19.30
Chiuso domenica e lunedì mattina
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