ricerca_d_identità
Mostre, Torino, 09 May 2015
PaolaMeliga Galleria d'arte rappresenta una vetrina esclusiva sui migliori talenti emergenti nel campo della foto d’autore e delle contaminazioni artistiche, così da offrire alla propria clientela un ampio ventaglio di opere, garantite dell’esclusività e da un elevato valore artistico.
La Galleria – prima della pausa estiva - ospiterà gli ultimi lavori dell'artista biellese Gigi Piana. “ricerca_d_identità” è infatti il titolo di una serie di lavori legati da una tematica comune: l'indagine attorno al concetto di identità, personale e collettiva.

“Il lavoro di Gigi Piana si colloca all'interno di questa analisi per cercare attraverso uno studio nelle arti visive, di fornire una lettura che riesca a coniugare una profonda riflessione sul concetto di identità a una ricerca formale innovativa. Il corpo è l'elemento che trova nell'opera finita un momento fondamentale - ma non unico - nel percorso alla base della ricerca dell'artista biellese. Un tentativo di definire l'identità che si riconosce attraverso una ricerca biografica e introspettiva capace di rielaborare i linguaggi degli artisti che lo hanno preceduto.
Opere in cui l'intreccio diviene concetto fondamentale, nella composizione formale così come nella ricerca. Stampe su acetato trasparente o pvc che raffigurano ritratti e corpi i cui soggetti sono l'artista stesso e persone a lui vicine – come ad esempio il padre - vengono ritagliate in piccole strisce, per essere successivamente ricomposte a creare nuove immagini, simulacri dell'intreccio di quei soggetti originali.
Siamo emanazioni delle nostre interazioni. Ecco dunque che le isole si ricombinano in arcipelaghi, abitati da soggettività differenti e da individui dall'identità in continua crescita e relazione. La stessa manualità sapiente alla base dell'atto di intrecciare trova origine nella memoria antica dell'uomo: un gesto della storia collettiva riproposto in un lavoro artistico che si prefigge una ricerca su uno dei temi più complessi e combattuti dell'umanità.
L'intreccio è coesistenza, accettazione non succube ma a pari dignità, di altri individui nel rispetto reciproco.

La tela - supporto tradizionale delle arti visive - assurge a luogo simbolico in cui si incontrano idealmente l'analisi sulla quotidianità esperienziale dell'artista e la storia dell'arte stessa. Nelle opere di Gigi Piana si trova citata molta della storia dell'"Arte ritrattistica" da Rembrandt a Bacon; ma è sicuramente il lavoro del concittadino Michelangelo Pistoletto a stimolare nell'artista una rivisitazione intellettiva del tema identitario, qui affrontato - letto - rivisto attraverso le forme ed i linguaggi legati al contemporaneo, senza tralasciare uno sguardo sull'uso disciplinato del corpo proprio della performance e del teatro. (…)” Estratto dal testo critico di Alessia Locatelli

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