La mostra parigina chiusa a fine maggio a Parigi è presentata in questa occasione al Macro con circa settanta opere di almeno 50 artisti che hanno utilizzato il neon. La rassegna parigina prendeva il titolo da un’opera del 1970 di Maurizio Nannucci “Who’s afraid of red yellow and blue?”. Il tubo magico ripieno di gas, il neon, inventato dal francese Georges Claude nel 1912 compie quest’anno cento anni, strumento utilizzato per dare luce a parole, immagini, frasi, in vari colori rosso, giallo, bianco, blu e che nell’opera “Neon”del 1965 di Joseph Kosuth esprime tutta la sua essenzialità.
Passando dal Pop all’Arte Povera, dal Minimal al Concettuale, si possono ammirare opere di Tracy Amin, Bruce Nauman, Alfredo Jaar, Vedovamazzei, compresa l’opera straripante di Jason Rhoades sulle varie definizioni di vagina, con un libro in Braille in cui i visitatori non vedenti ritrovano 1.700 altri modi che indicano la stessa cosa.
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