Questa esposizione prende spunto da una espressione letteraria di Marguerite Duras, dalla parte conclusiva di un noto libro dedicato alla memoria, all’oblio, ma in fondo all’amore e alla vita oltre all’amore. L’esposizione non è dedicata all’amore ma alle passioni, a quelle travolgenti e mozzafiato in cui i dettagli si perdono e restano le tracce fugaci di istinti vincenti in cui ci si è persi mossi dagli stimoli.
Michelle Hold è gestualità astratta intensa, fugace e passionale tra rossi, blu, gialli in cui vigore ed energia sono il filo rosso di un tripudio eccellente. Artisti: Patrizia Anedda, Michelle Hold, Paolo Pallara, Maria Pellini.
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