L’artista rivisita in chiave Pop-surrealista alcune opere di grandi maestri della Storia dell’Arte, tra cui Leonardo da Vinci, Jan Vermeer, Jean Honoré Fragonard, Guido Reni e Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson.
Il tratto incofondibile di Daniela Zocca - che sa rendersi riconoscibile sia quando percorre le regioni sconfinate dell’astrattismo che del figurativo di matrice classica - dona nuova vita e nuovi significati alle opere dei grandi pittori, rendendoli iper-contemporanei.
La maestria di Daniela Zocca sta nel rendere riconoscibili, attraverso un utilizzo magistrale della semantica, le grandi opere, mutandone tuttavia le cromie, le dimensioni e i materiali.
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