Testi critici, Venezia, 03 February 2013
Una particolare installazione ci permette di comprendere l'immensità che si riscontra nell'osservare l'essere umano dall'interno.Il lavoro di Angelo Frabasile è un interessante rebus di come, per mezzo di negativi e radiografie, riusciamo a leggere dentro noi stessi.Lettere sparse e colorate sono distribuite sulla superficie del supporto che, dall'interno, è illuminato con una particolare luce. Negativoscopio si pone, a mio avviso, in una nuova ottica di introspezione anatomica: il cervello più volte sezionato e ribaltato modularmente, come un puzzle, costruisce un complesso discorso narrativo.Il principio della vivisezione di tipo leornardesco viene ad assumere, grazie all'artista, una sfumatura di tipo etico e comportamentale. Esistono molti problemi sull'identificazione del soggetto raffigurato e, quindi, sulla possibilità di leggerlo introspettivamente. Infine, Angelo Frabasile sembra voler coniugare il corpo con la mente, così come è osservabile nell'opera di Robert Rauuschenberg dal titolo "Untitled, double Rauschenberg".
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celeste,
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