RECENSIONE CRITICA: NEGATIVOSCOPIO di Gabriele Romeo-pubblicata sul catalogo-rivista Expoart # 16 - febbraio 2013 - In occasione della I° MOSTRA D'ARTE COREUTICA DI VENEZIA
Testi critici, Venezia, 03 February 2013
Una particolare installazione ci permette di comprendere l'immensità che si riscontra nell'osservare l'essere umano dall'interno.Il lavoro di Angelo Frabasile è un interessante rebus di come, per mezzo di negativi e radiografie, riusciamo a leggere dentro noi stessi.Lettere sparse e colorate sono distribuite sulla superficie del supporto che, dall'interno, è illuminato con una particolare luce. Negativoscopio si pone, a mio avviso, in una nuova ottica di introspezione anatomica: il cervello più volte sezionato e ribaltato modularmente, come un puzzle, costruisce un complesso discorso narrativo.Il principio della vivisezione di tipo leornardesco viene ad assumere, grazie all'artista, una sfumatura di tipo etico e comportamentale. Esistono molti problemi sull'identificazione del soggetto raffigurato e, quindi, sulla possibilità di leggerlo introspettivamente. Infine, Angelo Frabasile sembra voler coniugare il corpo con la mente, così come è osservabile nell'opera di Robert Rauuschenberg dal titolo "Untitled, double Rauschenberg".
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Commenti 6

Stefania Rinaldi
11 anni fa
complimenti e auguri!
Associazione Roberta Smedili
11 anni fa
complimenti
Cat
11 anni fa
Cat Fotografo
Compliments !
Angelo Frabasile
11 anni fa
erin dovevi fare il critico commento stupendo.
Erin Polla
11 anni fa
Erin Polla Artista
è giusto che il merito venga premiato e messo in risalto. Di sicuro questo è, tra tutti i tuoi lavori, il più interessante e complesso dal punto di vista iconografico e intro-rappresentativo. Quello che merita i 5 minuti (ma anche di più) di accurata e oculata analisi e discernimento visivo quasi in termini di vivisezione. Perché questo lavoro ha la capacità del concetto di "movimento evolutivo". Ogni volta che lo guardi scopri particolari in più, che prima non hai visto, e che ti saltano agli occhi come guizzi di luce; zoom luminosi che brillano ogni volta con una luce diversa, e che catturano inevitabilmente l'attenzione, rinnovando, ogni volta, il concetto di sorpresa; nonché vanno ad arricchire (e, nota bene, mai appesantire) sempre più l'interessante lavoro.
Teresa Palombini
11 anni fa
AUGURI!

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