La mostra esplora il tema attuale dell’intelligenza artificiale, generando una riflessione priva
di dogmi, sul rapporto d’interazione uomo-intelligenza artificiale(macchina)
E sfiorera’, la ancor piu’ fantascientifica tematica del sentimento nelle “macchine”,
ponendosi la domanda; un giorno un automa potra’ amare?
Mavis Gardella scultore, artefice di opere cinetiche, pulsanti dal cuore vivo.
Sculture viste come corpi meccanici e ingranaggi, all'interno di reticoli che disegnano lo spazio vuoto.
Osservandole si percepisce immediatamente un significato di fondo: una crisi antropologica che sta
portando le “macchine” a essere più umane degli umani stessi, e al tempo stesso, sono parte di una visione
filantropica del mondo.“
Sculture metalliche ma soprattutto i mistici automi (di volta in volta animati, semoventi, danzanti)che
lasciano un profondo coinvolgimento nello spettatore.
Pulsazioni e parossismi si susseguono con esiti di volta in volta poetici o meramente meccanici, futuribili o
arcaici e mitologici. E i meccanismi propongono a chi si confronta con essi un modello di interattività che va
oltre la prevedibilita’.
Aleksandra Popova, artista specializzata nelle grafiche, presenta antiche simbologie, immerse in un
atmosfera folcloristica e mistica. Nel contempo un'esigenza di concretezza e uno spiccato interesse verso
l'architettura storica rappresentano il secondo polo della sua ispirazione La sua arte e’ molto complessa e
concettuale, ogni dettaglio delle sue opere ha un significato specifico. E’ attratta dalla bellezza
dell’architettura, soprattutto dei secoli scorsi, pero le sue rappresentazioni non si limitano a cio’, vengono
abbinati a lettere di alfabeti antichi, personaggi mitologici, organi anatomici e persino al mondo animale, ma
tutto cio’ con un nascosto significato metaforico. Crea un’ unione fra simbologia, mistico e storia, un racconto
aperto a varie interpretazioni...
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