Nelle loro opere le tecniche sono altrettanto diverse:
Michelle BOUCARD ricca della sua esperienza di restauratrice d'opere antiche, attraverso le sue incisioni su rame o linoleum, e i suoi monotipi, ci guida all'interno di scene intime o di paesaggi che guardano al mare.
Jean-François RAMOLINO ci incanta con le sue composizioni astratte, opere di una grande sensibilità: vortici di colori che sono un inno alla gioia di vivere.
Meyer BERREBI attraverso i suoi piccoli formati traccia tutto un universo dove dei personaggi ci raccontano delle storie con colori ricchi e delicati dalla pasta generosa, rielaborata cento volte. Opere che oscillano a volte tra un Picasso o un Chaissac.
Infine Patrice HUGUIER che nei suoi paesaggi ci lascia sensazioni nostalgiche, a volte tormentate, a volte appagate da un raggio di sole.
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