2, 3, 4 settembre 2016
IL PROGETTO
Nelle giornate del Workshop ci dedicheremo all’osservazione fotografica del territorio delle Dolomiti, delle sue forme e delle sue storie. Identità, documento, sedimentazione delle tracce. Riflessioni sul concetto culturale di natura e paesaggio, genius loci, segni di antropizzazione dei luoghi.
Gli elementi primari e le cose. Identità e visione: l’animale, il vegetale, il minerale. Fisicità e spiritualità: il senso di vertigine, il richiamo a qualcosa di ancestrale, arcaico, viscerale.
La costruzione di un racconto per immagini (preparazione dello scatto, scelta del punto di vista e dell’inquadratura, considerazioni sul processo, il tempo e il metodo…).
Il workshop si propone di fornire ai partecipanti gli strumenti metodologici e concettuali necessari per la creazione e la realizzazione di un progetto fotografico. Una parte fondamentale sarà dedicata agli aspetti più importanti della ricerca e della professione come l’auto produzione di un portfolio: la fase di ideazione, strutturazione e sviluppo dell’impianto narrativo, la cura dell’editing. I partecipanti svilupperanno il loro progetto in linea con le tematiche del laboratorio. ll programma è articolato in tre giornate nelle quali gli iscritti avranno la possibilità di relazionarsi costantemente con Antonio Biasiucci fino alla composizione di una sequenza fotografica. La volontà è anche quella di mutuare la pratica fotografica, spesso individuale e solitaria, in uno strumento di relazione e costruzione condivisa. Non solo espressione unidirezionale di una serie di contenuti da parte del docente, ma occasione di dialogo e critica costruttiva. L’obiettivo è quello di costituire un corpo di lavoro unitario in cui le visioni dei singoli, diverse per concetti, soggetti, stile e tecniche, diventano lo strumento preferenziale per realizzare un approfondimento tematico. La campagna fotografica può essere affrontata sia utilizzando fotocamere analogiche che digitali.
Una selezione delle immagini di ogni singolo iscritto verrà pubblicata in una sezione dedicata all’interno del magazine di fotografia contemporanea Landscape Stories.
DOCENTE
ANTONIO BIASIUCCI: Classe 1961, casertano di origine. Si trasferisce a Napoli nel 1980, dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale, fotografando riti, ambienti e persone del paese nativo. Nel 1984 inizia una collaborazione con l’Osservatorio Vesuviano, svolgendo un ampio lavoro sui vulcani attivi in Italia. Nel 1987 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Fin dagli inizi la sua ricerca si radica nei temi della cultura del Sud e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza.
Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il Premio European Kodak Panorama; nel 2005 il Kraszna/Krausz Photography Book Awards, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il Premio Bastianelli; nel 2016 riceve il Premio Sorrento. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Nel 2011 e nel 2015 espone alla Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia.
Ha partecipato a importanti iniziative culturali di carattere sociale. Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero, tra cui: MAXXI, Roma; PAN Palazzo delle Arti, Napoli; MADRE-Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina, Napoli; Metropolitana di Napoli; Galleria Civica di Modena; Museo di fotografia contemporanea Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo (Milano); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte Contemporanea, Guarene (Cuneo); Napoli, Fondazione Archivio Storico Banco di Napoli; Collezione Banca Unicredit, Bologna; Bibliothèque nationale de France, Parigi; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Château d’Eau, Tolosa; Musée de l’Elysée, Losanna; Centre de la Photographie, Ginevra; Fondazione Banca del Gottardo, Lugano; Centre Méditerranéen de la Photographie, Bastia; Galerie Freihausgasse, Villach (Austria); Departamento de investigación y documentación de la Cultura Audiovisual, Puebla (Messico); Mart, Rovereto; Napoli, Pio Monte della Misericordia.
www.antoniobiasiucci.it
LOCATION
Il luogo d’elezione per questo workshop è l’ex Villaggio ENI a Borca di Cadore (BL), che sorge sul Monte Antelao dirimpetto alla mole maestosa del Monte Pelmo, a circa 1200 metri d’altezza e a 13 km da Cortina d’Ampezzo. La zona di Borca di Cadore è un’area montana dalla natura spettacolare, meno conosciuta rispetto ai monti della vicina “Perla delle Dolomiti”, ma altrettanto, se non più stupefacente in termini paesaggistici e sulla quale Landscape Stories compie da anni un’indagine fotografica continua ed approfondita. Il comprensorio delle Dolomiti è divenuto dal 2009 Patrimonio Culturale Unesco. Il Villaggio turistico di Borca prese forma negli anni ‘50-’60 per volere di Enrico Mattei, carismatico e vulcanico presidente dell’ENI. Destinato a luogo di villeggiatura per i dipendenti dell’azienda, si configurò al tempo come un progetto precursore della sensibilità ambientalista emersa in maniera più evidente negli anni ‘80 ed espressione di una concezione architettonica innovativa in grado di annullare “ogni legame tra estetica e distinzione sociale”. Progettato dall’architetto istriano Edoardo Gellner in collaborazione con Carlo Scarpa, subì un forte decadimento in seguito all’uccisione di Enrico Mattei e venne poi rilanciato e riqualificato pochi anni orsono da un imprenditore italiano, con la precisa volontà di mantenere e salvaguardare il progetto originario. Il workshop si svolgerà nella sala congressi dell’Hotel Boite, che fa parte del progetto di cui sopra. L’Hotel Boite è un luogo carico di fascino e storia, mantiene intatta buona parte dell’assetto originario di Gellner ed è ubicato nel paessaggio dolomitico più puro. Durante i giorni del workshop è prevista una visita guidata nell’intero complesso del Villaggio, condotta dallo Studio Gellner.
www.villaggioeni.com
INFORMAZIONI
Il workshop è rivolto sia a fotografi professionisti che amatori. È a numero chiuso e sarà attivato con minimo 10 e massimo 20 partecipanti. DOMANDA DI PARTECIPAZIONE: le domande dovranno pervenire entro lunedì 8 agosto 2016. Potete inviare le vostre richieste di partecipazione a questa email: landscape.stories.workshop@gmail.com
CONTATTI
Per ricevere il programma dettagliato del workshop e maggiori info (anche sulle convenzioni di alloggio nel villaggio) contattare
Giorgia Sarra
Associazione Culturale Hat Studio
landscape.stories.workshop@gmail.com
+39 347 978 0123
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