Mostre, Napoli, 25 April 2021
VENTIPERVENTI – BELLA*CIAO
a cura di Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito
Lineadarte Officina Creativa
Via San Paolo 31, Napoli

25 Aprile 2021 @ 19:00 – 15 Maggio 2021 @ 0:00
Testo critico in catalogo di Rosario Pinto

Artisti protagonisti: _guroga Laura Agostini Patrizia Aletta Franco Altobelli Andreina Argiolas Salvatore Audino Ciro Balzano Angelo Bellani Mariano Bellarosa Maria Bellucci Marco Bevilacqua Maria Bifulco Lorenzo Bocca Rovena Bocci Mariella Bogliacino Maurizio Bonolis Daniela Borla Antonio Borrelli Anna Boschi Ivana Cabriolu Alfonso Caccavale Antonio Carbone Manuela Caruso Margherita Cavallo Rosaria Cecere Anna Colmayer Anna Coppola Enzo Correnti Liborio Curione Antonio D’Antonio Anna Di Lauro Lucia Di Miceli Maria Rosaria Di Segni Marcello Diotallevi Giovanna Donnarumma Gennaro Esca Maurizio Esposito Grazia Famiglietti Federica Feleppa Salvatore Fellino Piera Fidentea Giuseppina Filizzola Rocco Franzese Elena Frazzetto Adriana Furia Rosario Genovese Luca Giacobbe Consiglia Giovine Francesco Grasso Sergio Guerrini Tress Hortst ION Gennaro Ippolito Benedetta Jandolo Marilena La Mantia Maria Andreea Lavric Silvana Leonardi Maria Antonietta Letizia Pierpaolo Limongelli Oronzo Liuzzi Ydna Lohraw Ruggero Maggi Loredana Manciati Giordano Martone Maria Mascia Daniela Mastromauro Judith Meisner Giorgio Moio Mauro Molinari Patrizia Molinari Fernando Montà Carmen Novaco Hilda Paz Levozan Ulla Pedersen Yagües Pepe Adriana Perego Veronica Petrillo Pasquale Petrucci Pietro Pezzella Antonio Picardi Adriana Pignataro Maria Piscitelli Antonella Prota Giurleo Antonio Raucci Ina Ripari Remo Romagnuolo Sabina Romanin Mario Romano Donato Ruggiero Valentina Sacripante Antonella Sassanelli Agostino Saviano Roberto Scala Paolo Seghizzi Radina Springborn Salvatore Starace Andrea Sterpa Ivana Storto Aurelio Talpa Maria Tirotta Marisa Traettino Francesco Trovato Ilia Tufano Daniela Vecchione Rosanna Veronesi Claudia Vianello Angela Vinci Angela Vinciguerra Marina Vitolo Movimento Astractura Angelo Bellani Lorenzo Bocca Maurizio Bonolis Rosario Buccioni Bruno D’Angelo Lucia Di Miceli Helena Dombrovska Francesco Gallo Salvatore Giunta Kleopatra Moursela Carmen Novaco Ulla Pedersen Pietro Pezzella Salvatore Starace Yessica Zambrano Accademia di Belle Arti di Carrara Prof.ssa Monica Michelotti Melissa Arena Alice Cortopassi Francesco Curreli Anita Galeotti Zhao Jin Jodie Mannini Silvia Panigata Carlo Claudio Rivieri Sofia Rustighi Ludovica Sanzari Sofia Pieroni Beatrice Biasin Vittoria

“…‘Bella, ciao’, un saluto che non è necessariamente un addio, al di là del fatto che possa averne il sapore.
È un saluto che si profonde come un canto che si prolunga negli echi della valle, spandendosi di sotto il manto colorato di un campo di fiori, fiori – forse papaveri – immaginabili rossi come il sangue, come l’ardore dell’entusiasmo, come la bandiera di chi lotta per un ideale di democrazia e di pace.
Cosa succede, in questi anni che segnano il volgere verso la fine del secondo conflitto mondiale? Cosa succede quando il popolo assume l’iniziativa di riprendersi ciò che gli appartiene: il proprio destino? Un popolo che si solleva dalle città del Sud, come Napoli e Matera e che si organizza in bande partigiane tra le montagne e nelle valli del Nord?
‘Bella, ciao’! E risuona il canto di gioia quasi a coprire il crepitio delle mitragliatrici, portando con sé un sorriso soffocato nel silenzio della morte, lasciando uomini contro altri uomini, animati non sempre da prospettive individuali e soggettive contrapposte, ma guidati ed istradati a trucidarsi tra loro da prospettive sociali e statuali espressione di interessi concorrenti.
‘Bella, ciao’!, un suono, un canto, un indirizzo di saluto ad una donna, ad un amore che rischia di essere spezzato e spazzato via, con furia animalesca, mentre un altro canto che risuonava in un’altra valle, discosto solo di spazio, ma non di sentire, flautava ‘pietà l’è morta’, cui facevano eco, con tutt’altri accenti, evidentemente, ma con non minore saliente malia, le strofe di ‘Munasterio ‘e Santa Chiara’ del 1945, che narravano la sconfitta, la disperazione dello sconforto per la perdita della speranza stessa e dell’identità di un popolo.”…
Rosario Pinto

Commenti 0

Inserisci commento

E' necessario effettuare il login o iscriversi per inserire il commento Login