Roberto Lucato tratta della condizione umana generalizzata attraverso una figurazione inconsueta e per questo speciale; opere d’arte come denuncia, espressione di una mentalità odierna, provocatrici di reazioni. Con l’arte si colpisce diversamente l’osservatore e si ha più tempo per riflettere e si riesce ad entrare nell’animo di chi osserva lasciando segni di spessore. Ispirato dai suoi viaggi Claudio Rampin è un artista poliedrico e dinamico che si avvale della tecnica come di un piano in continua scoperta, prima gli acrilici, poi i materiali che trova nel momento in cui si approccia alla pittura come biglietti, dischi e altro gli consentono di creare opere esaustive, solari e per questo vincenti. Diego Zuodar giunge all’arte da una passione infantile: una precisione del tratto è l’elemento più caratterizzante che si concretizza nell’uso sapiente degli spray, prima su muro poi su tela, sino all’aggiunta del pennello e alla tecnica mista. Accettando la modernità senza subirla, pare che disegni l’ordine e la razionalità, inquadrato com’è nelle sue rappresentazioni, dettagliato nella cura tonale e formale tanto da mozzare il fiato per il taglio fotografico di ogni creazione. Manuel Olivares struttura una figurazione inconsueta puntando l’attenzione al particolare, ingigantendolo e lasciando l’osservatore per diversi minuti intrappolato nella comprensione del dipinto.
Roberto Lucato tratta della condizione umana generalizzata attraverso una figurazione inconsueta e per questo speciale; opere d’arte come denuncia, espressione di una mentalità odierna, provocatrici di reazioni. Con l’arte si colpisce diversamente l’osservatore e si ha più tempo per riflettere e si riesce ad entrare nell’animo di chi osserva lasciando segni di spessore. Ispirato dai suoi viaggi Claudio Rampin è un artista poliedrico e dinamico che si avvale della tecnica come di un piano in continua scoperta, prima gli acrilici, poi i materiali che trova nel momento in cui si approccia alla pittura come biglietti, dischi e altro gli consentono di creare opere esaustive, solari e per questo vincenti. Diego Zuodar giunge all’arte da una passione infantile: una precisione del tratto è l’elemento più caratterizzante che si concretizza nell’uso sapiente degli spray, prima su muro poi su tela, sino all’aggiunta del pennello e alla tecnica mista. Accettando la modernità senza subirla, pare che disegni l’ordine e la razionalità, inquadrato com’è nelle sue rappresentazioni, dettagliato nella cura tonale e formale tanto da mozzare il fiato per il taglio fotografico di ogni creazione. Manuel Olivares struttura una figurazione inconsueta puntando l’attenzione al particolare, ingigantendolo e lasciando l’osservatore per diversi minuti intrappolato nella comprensione del dipinto.
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Ciao,
Lino
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