C’è il paesaggio agricolo, urbano, industriale, classico con rovine o contemporaneo. Ma c’è un paesaggio che non conosciamo, che non ci è familiare verso cui sentiamo, tuttavia, una attrazione e una nostalgia infinita. E’ il paesaggio delle terre primordiali, forse scomparse, ma non perdute anzi sedimentate dentro di noi che riaffiorano nei nostri sogni perché rappresentano la bellezza e la purezza dei nostri antenati. (Michieletto)
C’è il paesaggio agricolo, urbano, industriale, classico con rovine o contemporaneo. Ma c’è un paesaggio che non conosciamo, che non ci è familiare verso cui sentiamo, tuttavia, una attrazione e una nostalgia infinita. E’ il paesaggio delle terre primordiali, forse scomparse, ma non perdute anzi sedimentate dentro di noi che riaffiorano nei nostri sogni perché rappresentano la bellezza e la purezza dei nostri antenati. (Michieletto)
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