Il workshop, concepito in forma di lezioni e incontri dove il confronto e la discussione sono continue e produttive, si è svolto in poco più di due mesi coinvolgendo artisti diversi, per luogo di provenienza, età e ricerca artistica.
Obiettivi del percorso, da una parte raffinare la sensibilità critica degli artisti nel confronto del proprio operare artistico e uscire quindi da dinamiche chiuse e infruttuose, grazie anche all’incontro con altri artisti (Silvia Argiolas, Vanni Cuoghi, Massimo Dalla Pola, Pastorello, Michael Rotondi) e professionisti (lo stesso Ivan Quaroni, Flavio Arensi e Igor Zanti) che hanno permesso una visione più obiettiva della propria ricerca; dall’altra preparare i partecipanti ad affrontare il sistema dell’arte e il lavoro dell’essere artisti.
A questo proposito scrive Arianna Beretta nel testo in catalogo: “La capacità di andare oltre la visione personale, alla ricerca di errori o debolezze, è indispensabile per un artista che, abituato ormai a lavorare chiuso nel proprio studio, non ha la possibilità di un confronto diretto e continuo con chi pratica lo stesso lavoro. Il rischio di isolamento e soprattutto di una visione parziale,e perciò inadeguata, molto spesso blocca una produzione che avrebbe in sé tutte le componenti per avere successo.
L’allenamento a quella che negli Stati Uniti viene definita “criticality”, ovvero l’abilità a esercitare una lettura critica della propria ricerca riuscendo a individuare punti di forza e di debolezza, porta gli artisti ad una nuova consapevolezza rispetto alla propria ricerca artistica e al lavoro prodotto.”
I lavori in mostra spaziano dalla pittura a olio a quella ad acquarello, dalla foto al video per finire con l’installazione.
STATEMENTS 2013.2, a cura di Ivan Quaroni
Malvina Berti, Antonio Bisignano, Stefano Cerioli, Dalcio, Fabio Eracle Dartizio, Jacopo Dimastrogiovanni, Loretta Fiore, Flavia Gaglini, Ottavia HiddenArt, Veronica Lovati, Christian Masuero, Elena Menga, Francesco Messina, Robeperse, Leandro Russo, Elena Tagliapietra, Anna Turina, Silvia Viganò
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