Spettri

Nascosti tra i labirinti del subconscio giacciono assenze, solitudini, ossessioni, metamorfosi. La tela diventa il corpo materico di essenze sottili che sfuggono all’oblio del sé. Gli spettri di Matteo Girometti sono visite inaspettate tinteggiate di incombente colorata inquietudine. Affamate di verità, sorprendono, sussurrano, imbrattano il buio della leggerezza di un pomeriggio estivo in terrazzo, rincorrono senza tregua tormento e desiderio, sono le porte di accesso ad una ritrovata intimità.

Matteo Girometti intraprende la sua ricerca come disegnatore e pittore fin da giovanissimo. Nel 2005 si trasferisce a Roma che per sei anni e mezzo diventa la sua tela, il suo colore. In molti lavori l’essenza della metropoli si imprime come un post scriptum di ricordi ed esperienze. Ritornato in Sardegna, la sua indagine continua. Opera come Graphic Designer ed è docente di Graphic Design.