Interprete del fumetto, molto noto per la sua collaborazione con la Walt Disney, Paolo Mottura espone al CAMeC altri e meno conosciuti versanti del suo lavoro, che si distingue per il segno talentuoso, la tecnica preziosa e versatile, l’adozione di storie originali e appassionanti.
Il progetto espositivo, allestito al piano 2 del Centro, si articola attraverso numerosi racconti illustrati, a partire dall’ultimo suo lavoro, dedicato alla più celebre e rappresentata fiaba per l’infanzia, “Pinocchio” (Edizioni NPE, 2021), con una serie di tele e di carte colorate che ne reinterpretano gli episodi e sviluppano una particolare metafora intorno all’invenzione collodiana. Seguono diverse tavole preparatorie originali di un’altra importante produzione, “Carême” (Les Humanoïdes Associés, 2009), un’ode all’amicizia, scritta da Christophe Bec, che delinea la travagliata avventura di due uomini dall’indole solitaria: Martinien Fidèle, un gracile rappresentante di aspirapolveri smarrito tra le montagne, e Aimé Carême, un restauratore di dipinti, spirito arguto oggetto di scherno a causa della sua straordinaria obesità. Ancora francese “Deus” (Soleil, 2008), romanzo grafico dall’ambientazione storica e dal contenuto attualissimo, il cui protagonista è una creatura umanoide – l’Uomo Nuovo – che sembra invulnerabile alle malattie. Dopo “Carême” e “Deus”, “Redemption” (Dupuis, 2009) segna la terza collaborazione tra Paolo Mottura e Christophe Bec, che qui affrontano il tema dell’uomo senza un passato, dello straniero che arriva in una città sconosciuta, fantasma, non a caso chiamata “Death” o “Redemption”. Ancora alcuni disegni per il racconto visionario “Hanté” (Soleil, 2008), per l’audiolibro dedicato ai bambini “Per me si va nella grotta oscura” (Voglino Editrice, 2016) e per tre romanzi e racconti di Stefano Benni: “Terra!”, “Il nuovo libraio”, “Il sax del Nuvola rossa”.
In esposizione, inoltre, un lavoro eminentemente pittorico, che rende conto di un Paolo Mottura sconosciuto al grande pubblico e della sua predilezione per la sperimentazione materica: “No graffiti”, del 1998.
Da segnalare, infine, un contributo fondamentale per connotante il progetto inedito della mostra al CAMeC: un intervento site-specific, realizzato sulla parete del corridoio; un grande disegno ad acrilico che rappresenta l’autore stesso, circondato da oggetti e personaggi protagonisti delle sue ‘storie’ e legati alle passioni che coltiva insieme all’arte, quali la musica e il mare.
Venerdì 28 gennaio, in occasione della giornata inaugurale, è prevista l’apertura della mostra dalle 13.00 alle 18.00 con ingresso gratuito e accesso contingentato. Il CAMeC è aperto al pubblico da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00. Ingresso intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50. Per informazioni: tel. +39 0187 727530, camec@comune.sp.it, http://camec.museilaspezia.it.
Paolo Mottura nasce a Pinerolo (TO) nel 1968. Nel 1989 inizia a pubblicare con la Disney Italia, all’epoca Arnoldo Mondadori Editore, lavorando da allora su “Topolino, Minni & Company”, “Paperinik” e “PKNA (Paperinik New Adventures)”, nonché per la sezione Disney books. La prima sceneggiatura disegnata in Disney è “Zio Paperone e il mistero dell’Olimpo” di Giorgio Pezzin. Tra le numerosissime storie rappresentate a fumetti possiamo ricordare “Dalla parte sbagliata” (1998) e “L'ombra del drago” (1999), scritte entrambe da Tito Faraci, “Topolino e la valle della dimenticanza” (2001) di Rudy Salvagnini. Nel 1998 riceve il premio “Topolino d’oro” per la migliore storia Disney del 1997. Collabora anche con altri editori e testate come “Il Sole 24 Ore” e “La Stampa”. Dal 2003 lavora con l’editore francese Les Humanoïdes Associés, per il quale disegna la serie “Carême” con cui si aggiudica il premio “Albert Uderzo 2005” come miglior nuovo talento. Dal 2007 inizia una collaborazione con l’editore Soleil Productions per cui pubblica “Deus” su testi di Bec/Betbeder e dal 2008 con Dupuis con il quale dà alle stampe “Redemption”. Nel 2010 disegna, insieme all’amico Fabio Celoni, l’adattamento a fumetti del videogioco “Epic Mickey” sceneggiato dallo statunitense Peter David e la graphic novel del film “Tron: Legacy”. Dal 2011 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore per cui pubblica tra l’altro una storia di “Dylan Dog”, scritta da Barbara Baraldi, ed illustra, su sceneggiatura di Fausto Vitaliano, un numero di “Le Storie”. Più recentemente Paolo Mottura si è impegnato nelle grandi parodie, legate ad opere letterarie e cinematografiche, tra le quali “Topolino e il ritorno alla dolce vita”, sceneggiata da Roberto Gagnor e Marco Ponti,” On the road” di Fausto Vitaliano, “Moby Dick” e “Metopolis”, scritte da Francesco Artibani.
Commenti 0
Inserisci commento