Si tratta di un ciclo di mostre dedicate al confronto generazionale tra artisti, un viaggio itinerante con diversi appuntamenti che si ripeteranno nel corso dell’anno tra gallerie, spazi istituzionali e privati - con l’obiettivo di offrire al pubblico un’ambiziosa programmazione, incentrata sulla “contaminazione” tra talenti emergenti e personalità già consolidate.
Fulvio Bernardini
Fulvio Bernardini
Dopo la mostra di Antonio Del Donno e Fabio Ferrone Viola, recentemente allestita nello storico Ex Pastificio Cerere del quartiere San Lorenzo, è la volta di Roy Lichtenstein (nel 20° anniversario della sua morte) e Fulvio Bernardini - meglio conosciuto come Fulber - le cui opere sono ispirate alle immagini iconiche e colorate del grande artista americano.
Dopo avere studiato e sperimentato l’architettura poetica di un gigante della Pop Art quale Roy Lichtenstein, Fulber ne acquisisce anche il modus operandi iniziando un lungo percorso di appassionata ricerca volta a riappropriarsi e a rivisitare con il proprio stile fumettistico, le opere che hanno siglato la storia del modernismo, citando pittoricamente in questa prima raccolta Pablo Picasso, Roy Lichtenstein, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Amedeo Modigliani, Salvador Dalì e Fortunato Depero.
La mostra “Il rivisitismo di Fulber, i sentieri di Roy” nata dalla collaborazione tra Paola Valori e Mariapia Ciaghi, prevede l’esposizione di alcune delle grandi tele più rappresentative del lavoro di Fulber esposte a partire dal 2013 nelle principali capitali europee, a cura del MIIT di Torino. Le opere sono accompagnate da stampe Fine Art su carta di pregio Hahnemühle in tiratura limitata, numerata e autografata dall’autore. La mostra sarà documentata da un testo critico di Francesca Barbi Marinetti, che presenterà il progetto sulla scia del parallelismo tra i due artisti, e che introdurrà al pubblico nel giorno dell’inaugurazione sulla figura di Roy Lichtenstein, artista che ha fatto del fumetto la sua firma e la sua rivoluzione. A completare il confronto generazionale un monitor manderà in loop le opere che hanno reso celebre il grande Lichtenstein, come valore aggiunto del percorso espositivo. L’esposizione resterà visitabile fino al 26 giugno negli orari di galleria.
In occasione del finissage, il 26 giugno alle ore 21, nell’ambito della presentazione della rivista Eudonna, l’Orchestra Mandolinistica Romana diretta da Teresa Fantasia proporrà un concerto di musica classica e popolare. Ingresso libero.
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