Mostre, Firenze, 21 June 2011
Lento processo e materia, nasce dall’esigenza di unire l’esperienza espositiva a quella laboratoriale avendo come linea guida l’importanza della materia e del contatto con essa e considerando il momento artigianale-laboratoriale come procedimento strettamente collegato alla creazione artistica. Il progetto ideato a quattro teste da Baragliu, Meschini, Scarfone e Storti, vuole essere la storia di un "perpetuo nascimento", in quanto proprio il continuo cominciamento tiene desta l’opera. Il processo vuole mettere in evidenza un concetto su tutti: l’arte è una possibilità del fare. La materia mette in risalto la concretezza della vita dalla quale l’arte deriva rappresentandone, allo stesso tempo, una sua funzione migliorativa. L’arte è una possibilità della vita e questo è ancor più comprensibile se si pone l’accento sui suoi aspetti creativi-processuali. Proprio questa possibilità di vita viene interpretata da Baragliu, Scarfone e Storti come una possibilità concreta, toccabile con mano. Lento processo e materia si avvale inoltre della collaborazione del Museo della carta di Pescia, il quale attraverso il suo direttore Massimiliano Bini, ne ha seguito fin da subito con partecipazione ed attenzione gli sviluppi. Il progetto si articola in due fasi. Una parte performativa nella quale Baragliu, Scarfone e Storti saranno impegnati nella realizzazione della carta, mettendo così in evidenza non solo il processo di creazione ma anche la volontà di ripartire ricostruendo il proprio linguaggio, ovvero il supporto materiale della creazione. Una parte espositiva dove i tre giovani artisti presentano i loro lavori mettendo in risalto le loro differenze. La pittura di Baragliu rivela un mondo formalistico, dove forma e sostanza si incontrano nella luce, nella materia e nella densità di un fare semi-aperto al dialogo. La scultura di Scarfone mette invece in risalto una forte tendenza ad una narrazione paradossale, in cui si soffoca il racconto principale, si crocifigge la sintassi ordinaria per riemergere balbettanti. Storti, oltre alle “americane” tecniche miste su carta, propone un video sul suono della carta, questa condizione di artigiana del senso è la condizione nella quale Storti si muove e attraverso la quale esprime una concretezza artistica ricca di significati. Infine, Lento processo e materia rappresenta un atto volontaristico fermo e deciso, una credenza mai sopita nella valenza fattuale e sociale dell’arte.
Emanuele Rinaldo Meschini
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