Ù Arte opening
Mercoledì 25 marzo 2015
ore 18.00
Salvatore Marsillo
“Arcipelago delle differenze”
A cura di Tiziana De Tora
Artstudio'93
25 marzo – 8 aprile
Mercoledì 25 marzo, alle ore 18.00, le sale di Casa di U, in Via Carelli 19,
ospiteranno, per la prima volta a Napoli, nell'ambito del progetto Ù Arte,
la mostra dell'artista romano Salvatore Marsillo,
dal titolo “Arcipelago delle differenze”
In esclusiva per Ù Arte, lo spazio espositivo di Casa di U, Salvatore Marsillo, giovane, ma già affermato artista romano, si presenta per la prima volta al pubblico partenopeo, con il progetto“Arcipelago delle differenze”, che racchiude quasi venti opere pittoriche, prevalentemente inedite, dalla natura fortemente materica e di grande impatto visivo.
Sperimentatore di diversi campi dell'arte, dalla pittura alla fotografia, Marsillo fa emergere gli strati più profondi dell'anima, attraverso un percorso interiore che parte dalla materia grezza per affinarsi sempre di più al passaggio verso la superficie.
Un viaggio quasi catartico verso una realtà che, inizialmente respingiamo, confusi dai condizionamenti della società che ci vorrebbe schiavi e omologati ad un unico pensiero.
Marsillo evidenzia questa pulsione magmatica, che si trasforma nel percorso, per arrivare ad una metamorfosi in cui si intravede finalmente quell'arcipelago delle differenze: un mare indistinto ed in movimento, sul quale galleggiano isole che sono le nostre anime in divenire.
Le sue opere spingono lo spettatore a viaggiare, con la mente e con lo sguardo, dentro se stesso, attraverso delle estrusioni materiche e cromatiche, intervallate da segni arcaici, graffi, incisioni ed elementi geometrici, quasi a voler ritornare all'origine dell'essere umano, per ritrovare quella purezza perduta e quel rispetto per le distanze, geografiche e mentali, che sono alla base della convivenza, come spiega l'artista:
“Attraverso gli "Arcipelaghi delle differenze" intendo comunicare la necessità di prendere coscienza delle diversità che intercorrono tra le varie realtà del nostro tempo, a livello personale (del singolo uomo) e a livello sociale.
Queste opere esprimono l'esigenza di accettare consapevolmente le alterità che ci circondano, senza cercare una “reductio ad unum” che non ci potrà mai essere; rappresentano quindi un invito alla tolleranza, a riconoscere negli altri le infinite possibilità di essere e di esistere che costituiscono quella polarità opposta indispensabile ai fini della nostra stessa crescita ed evoluzione.
Sta poi alla volontà e alla sensibilità di ognuno di gettare ponti tra un'isola e l'altra, per cercare un dialogo, una qualunque forma di comunicazione, un confronto.
L'arte, che non conosce nazionalità, lingua, religione o credo politico ma si basa solo sull'alfabeto delle emozioni, è lo strumento per eccellenza che può avvicinare isole lontanissime tra loro”.
La mostra sarà visitabile fino all'8 aprile.
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