..."il gioco è un continuo movimento di auto-discernimento. Si può progredire nutrendo il desiderio di conoscenza o di curiosità fervido nei bambini, approdando per brevi tempi per poi ripartire, il tempo esatto di assorbire i benefici o di classificarne le falle. Il viaggiatore è morto se è finito il suo viaggio. Viaggiare scompone e disloca l’Io dentro un altro livello di gioco ed entrando in crisi subentra un altro divenire. L’arte è verità, propensione alla ricerca, prospettive, significati e forme inesauribili che spingono ad una grande forza produttiva. Il fuoco che arde o ispirazione direbbe qualcuno. Certo non si può dimenticare la realtà, ma essa è vitale ed infinitamente interpretabile. E non posso che concludere citando Eraclito riconosciuto da Nietzsche come suo maestro: “Il tempo (della vita) è un bimbo che gioca, con le tessere di una scacchiera: di un bimbo è il regno”
Articolo completo nel sito dell'Artista Bobbone
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