mostra personale , Studio di architettura 4punto4, via Giovanni Paisiello 37h ,ROMA.
Inaugurazione il 24 settembre 2009, ore 18.30 /24.00.
Le opere di Roberta Ubaldi nascono da una profonda ricerca tecnica ed introspettiva.
La materia della lamiera, ossidata senza l’uso di processi artificiali, è realizzata con paziente ed attento controllo dell’acqua e del tempo, in susseguenti fasi di stratificazioni di elementi, che l’artista segue e sposta, creando suggestive atmosfere materiche che rispecchiano quelle interiori.
Come Man Ray usava nelle sue opere a contatto un processo tecnico-fotografico, dove l’oggetto “impressionato” lasciava la sua sagoma, la sua orma, il ricordo della sua essenza materiale per acquisire un nuovo significato, così Roberta Ubaldi impressiona le lamiere: queste non sono soltanto un supporto materico, bensì il frutto di un processo di mutazione della materia, che nella sua degradazione trova la forza dell’evocazione.
La mutazione fisica è riscattata dalla celebrazione intellettuale: l’ineluttabile processo d’alterazione, che porterebbe alla fine, diventa invece una rinascita.
Trovare un nuovo senso a questa mutazione senza però dimenticare… ed è così che da quelle ossidazioni materiche riaffiorano ricordi, memorie, anime di cui riusciamo a respirare l’alito vitale, poiché noi stessi ne facciamo parte.
Fantasmi emergono suadenti, ancorandoci ad un passato concreto ma proiettandoci in un futuro diverso. Così anche quando poco o niente affiora, sappiamo che quei ricordi sono in essere, sono lì pronti a riemergere come parte importante di ognuno di noi, come “prigioni” che trovano la forza di liberarsi non appena siamo pronti a riconoscerli.
Una rinascita dunque nella coscienza, dove un valore non può sostituirne un altro, nonostante il suo degrado, ma che può soltanto arricchire se soltanto viene riconosciuto… interiorizzato.
L’opera di Roberta Ubaldi dà valore alla realtà mutata: da questa emerge il ricordo di un’emozione; da questa, una realtà nuova.
Marco Testa
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