In ricordo di Ornella Zamprogno - testo critico e biografia in occasione della mostra “L’anima di Giuliopoli tra luci e colori - Giuliopoli e l’Abruzzo reminiscenze di pittori locali”
Testi critici, Chieti, 19 August 2015
Ornella Zamprogno
Brescia 1936 – Roma 2014

Ornella Zamprogno coltiva in particolare i generi della pittura ad olio, dell’acquerello, dell’incisione, del disegno e del decoupage. Le sue rappresentazioni sono solitamente a carattere paesaggistico, anche se vi troviamo volti e nature morte. La maggior parte delle opere di Ornella sono caratterizzate da un’alta resa fotografica dell’opera, ella riesce a ricreare paesaggi fortemente realistici, volti alla mimesi perfetta della realtà. Le sue rappresentazioni sono infatti molto dettagliate e gli scorci scelti fortemente scenografici. È una natura che si mostra all’osservatore in tutta la sua bellezza e tangibilità. È infatti una natura semplice, quasi quotidiana come le sue molteplici rappresentazioni dei paesaggi molisani e abruzzesi. Le opere della Zamprogno sono opere studiate nella loro semplicità espressiva, essa consente una facile lettura e contemplazione di un’arte che si concentra nei colori, nelle forme e negli effetti di luce che troviamo in una realtà universalmente percepibile. Le sue opere infondono un senso di calma, l’aria è rarefatta, pura, il cielo limpido ad esprimere pace; una contemplazione muta, estasiata e un profondo godimenti dell’universo. L’acqua da lei rappresentata è uno specchio limpido in quiete che immobile è però in continuo divenire grazie alle ricche sfumature di colore e alle leggere lumeggiature. I paesi, le stradine, le scale, le case tutto racconta una storia, una tradizione, un sentimento di amore e nostalgia ci invade al loro sguardo.
Le opere tendono a raccontare un attimo preciso, uno scorcio, un particolare che viene eternizzato e nobilitato dal grande senso pittorico dell’artista.
Ornella Marcotullio

Ornella coltiva sin da giovane la passione per le arti grafiche come da tradizione familiare; infatti la madre prima di lei si era dedicata alla scultura e alla pittura, mentre il padre era un appassionato di fotografia. Realizza molte opere negli anni della giovinezza in cui frequenta la scuola magistrale. In seguito essendosi iscritta all’ISEF (Istituto Superiore Statale di Educazione Fisica), Ornella abbandona temporaneamente la pittura. Durante i suoi studi conosce Leopoldo Marcotullio, suo futuro marito con cui condivide l’impegno lavorativo e la comune passione per pittura e per l’arte. I due coniugi si recano spesso e a lungo, durante i periodi di vacanza, a Giuliopoli, paese natale della madre di Leopoldo. Ornella diviene una figura conosciuta e amata all’interno del paese.
A metà degli anni ‘70 riprende in maniera sperimentale a operare. Dipinge inizialmente nature morte, ritratti e paesaggi avvicinandosi con molto interesse alla pittura dei macchiaioli e in particolare di Giovanni Fattori. Tra la fine degli anni ‘70 e gli inizi degli anni ‘80 inizia a ritrarre paesaggi con un suo stile autonomo. Predilige spesso paesaggi abruzzesi e molisani con particolare attenzione alla natura viva come i boschi, i ruscelli e i paesaggi naturali.
Negli anni ’80 partecipa a numerose estemporanee di pittura (gare di pittura an plein aire svolte in un'unica giornata) in località abruzzesi e molisane, in cui predilige rappresentazioni di scorci caratteristici dei nostri amati paesi e di paesaggi naturali che saranno i soggetti che più caratterizzeranno la sua produzione. In queste sue gare e partecipazioni è sempre accompagnata dal marito che sostiene e condivide questa sua passione.
Sempre negli anni ‘80 sperimenta la pittura a china (penna) avvicinandosi così ad nuova modalità di ritrarre la realtà attraverso l’uso del torchio e la tecnica dell’incisione, produce infatti molte acqueforti e acquetinte e utilizza anche la tecnica della puntasecca.
Negli anni novanta, libera ormai da impegni lavorativi, utilizza il tempo a sua disposizione dedicandosi in particolare alla pittura di veduta di antichi ruderi dell’età classica (romana e greca) su soggetti che fotografa personalmente in viaggi e visite culturali da lei molto amate.
Nel corso degli anni la sua produzione diviene sempre più eclettica con una grande varietà stilistica e numerica. Produce acquerelli, stampe, oli, piatti di vetro e tavolette di legno decorati con la tecnica del decoupage. Crea particolari immagini religiose ispirate alle icone di tradizione e foggia bizantina. Nel nuovo millennio la produzione artistica di Ornella è caratterizzata da acquerelli, oli e decoupage; anche nei suoi ultimi anni la sua produzione continua ad essere nutrita nonostante il peggioramento delle sue condizioni di salute che rende il tutto molto più faticoso.

Commenti 0

Inserisci commento

E' necessario effettuare il login o iscriversi per inserire il commento Login