Il 28 aprile si terrà a Roma la giornata conclusiva del Festival Internazionale di Poesia, Letteratura ed Arte Visiva “Appendere… ad Arte”, organizzato da APAI, l’Associazione per la Promozione delle Arti in Italia, con il patrocinio di: Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale, Biblioteche di Roma e Casa delle Letterature nell’ambito del loro programma “Doppio Passo. Incontri di Arte e Letteratura”.
A chiusura del Festival, dopo la presentazione del volume da parte della Presidente di APAI Laura Lucibello, insieme alla moderatrice Maria Ida Gaeta, curatrice e direttrice del ciclo “Doppio passo. Incontri di Arte e Letteratura”, con lettura di alcune poesie e la partecipazione straordinaria dell’attrice Federica De Benedittis, seguirà l’intervento della scrittrice Angela Braghin con “Om Shanti”.
Contemporaneamente, saranno esposte le opere realizzate da vari artisti che hanno aderito al progetto, e raccolte nel volume dedicato, insieme alle poesie inedite ad esse ispirate.
Tema portante della presente edizione “Nonostante il buio”: nella condivisione del viaggio, la vita dimostra, con la sua dolce pazienza, che può avvenire tutto e il contrario di tutto contro ogni scettico pensare, entrando nella stasi, nel silenzio o iniziando il suo cammino l’essere umano esprime i valori del proprio interiore, lontano dal rumore delle menti e della loro vacuità.
Come in un Mandala, granello di sabbia dopo granello, azione dopo azione, pensiero dopo pensiero, intenzione dopo intenzione, abbiamo creato la nostra immagine attraverso la quale interpretiamo la realtà.
E’ sufficiente avere il desiderio di conoscersi e rafforzarsi, quando la mente comincia il suo monologo assolo, per apprendere qualcosa di nuovo e pensare che basta poco per creare benessere e sperimentare la via della consapevolezza del sé, saper fare tacere la mente e il suo estenuante flusso di pensieri, ricordi, rancori, speranze, desideri, per accedere alla verità del cuore.
Un invito, quello rivolto a poeti ed artisti con “Nonostante il buio”, a favorire la comprensione della possibilità di distruggere il modello interpretativo e sostituirlo con un altro, o semplicemente lasciare che l’esistenza fluisca tra uno e l’altro, esattamente rappresentato nella cerimonia di distruzione del Mandala stesso.
Un percorso forse difficile, spesso accidentato, buio e pieno di ombre, ma la bellezza sta proprio nel disvelamento del cadere delle tenebre e nell’apparizione della luce che ne scaturisce.
A chiusura degustazione di vini offerta da Casale del Giglio.
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