Questo bilanciamento tra le note di colore ed il nero sembra uno spartito in attesa di essere suonato (dallo Spettatore, da noi!); situazione immobile in attesa di essere riporta in vita dal soffio vitale che anima il Golem di argilla che protegge il segreto che solo Velio sembra conoscere e mostrarci in tutta la sua semplice evidenza. L’intensità e la forza dei colori ci danno gli accenti sulle note toniche, battere e levare, le pennellate sono le interpretazioni del brano che viene suonato in maniera muta ed indiscreta direttamente al nostro cervello. (*)
(*) dalla critica di Giulio Malaostia in occasione della mostra di VELIO all' ArtGallery San Biagino di Pistoia (aprile 2016)
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(*) dalla critica di Giulio Malaostia in occasione della mostra di VELIO all' ArtGallery San Biagino di Pistoia (aprile 2016)
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