Le immagini, relative a un’indagine condotta in 12 borgate storiche*, sono accompagnate dalla proiezione di ulteriori documenti e materiali di approfondimento.
L’autore, stimolato dall’esigenza di contatto diretto con i luoghi delle realtà periferiche cittadine, ha condotto“uscite” fotografiche sistematiche in condizioni temporali e
ambientali omogenee: alle prime luci di ogni domenica mattina.
L’inizio del giorno festivo è momento di collettivo ristoro. Con la particolarità di edifici al massimo del loro contenuto possibile di vite presenti e piazze, strade praticamente deserte. Una scelta che vede condensati gli elementi utili alle finalità di progetto.
Da un lato, l’esplorazione di volumi, spazi e strutture con fattori confondenti ridotti; dall’altro, la registrazione simultanea dell’umanità non visibile in apparenza, ma lì presente e protagonista dei luoghi.
In quelle fasi, intermedie tra sonno, sollievo da fatiche e tensioni, nel quadro di un concomitante e più lieve risveglio urbano, i gesti più spontanei sono quelli di un ripristino
della cura di sé. Anche se per pochi istanti, un leccarsi le ferite indotte dalla routine dei giorni precedenti.
Espansioni affettive che vengono lette come fertili e auspicabili per la miglior predisposizione e attenzione alla cura dei luoghi e dei contesti in cui in definitiva si vive in comune.
L’indagine, pur restando fedele all’asciuttezza, ai valori, alla storia e alle trasformazioni delle borgate, rifugge da impostazioni di ripresa voyeuristica, un po’ pettegola e retorica sullo stato di problematiche che non sono comunque negate.Prendendo volutamente le distanze da spettacolari alterazioni post-produttive, si è privilegiata la percezione del luogo, del rapporto tra territorio-uomo, misurandone linee, angoli e contrasti nei loro limiti e nelle loro possibilità di sviluppo sociale.
Le fotografie di BORGATE-Uscita nella calma insolita di periferia non sono da contemplare.
Desiderano far riflettere e contribuire all’iniziativa di identità e responsabilità in aree complesse dove tradurre in pratica i vantaggi derivanti dall’integrazione di istanze e culture differenti, contrastando impersonali derive urbanistiche e incitando a una vita degna e migliore.
*Acilia, Gordiani, Pietralata, Primavalle, Prenestino, Quarticciolo, San Basilio, Tiburtino III, Tor Marancia, Trullo, Tufello, Val Melaina
Evento patrocinato dall'Assessorato alla Crescita culturale del Comune di Roma
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